Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo supplenze Gps: sentenza lo dichiara illegittimo, deve prevalere il punteggio più alto

In attesa di verificare quali saranno gli aggiustamenti e le modifiche che il ministero introdurrà il prossimo anno per migliorare il meccanismo di funzionamento dell’algoritmo che gestisce l’informatizzazione nomine supplenze, quest’anno al suo record di critiche e lamentele, arriva la giustizia a fare chiarezza.

Algoritmo illegittimo

Importante precedente con la decisione del Tribunale del Lavoro di Velletri che con ordinanza 5211 del 07/12/22 ha dichiarato illegittimo l’algoritmo utilizzato dal Ministero dell’Istruzione limitatamente all’operare senza considerare il punteggio come elemento essenziale.

Il giudice dott.ssa Marrani ha preso questa decisione in seguito al ricorso presentato dall’avvocato Antimo Buonamano, spiegando che: “È provato che il ricorrente è inserito per la classe ***, nella posizione … con punteggio … e per la classe ADSS, nella posizione … con punteggio … , mentre all’esito delle operazioni di conferimento delle nomine a tempo determinato nelle graduatorie GPS e GPI sono stati nominati aspiranti posti in posizione inferiore rispetto alla sua nella graduatoria di riferimento.

Il punteggio deve prevalere

È allora palese la violazione dei richiamati principi di imparzialità costituzionalmente garantiti posto che l’assegnazione degli incarichi in oggetto non può che essere improntata alla scelta del candidato con punteggio più alto sulla base della singola graduatoria. Deve quindi ritenersi che verosimilmente la pretermissione del ricorrente nel decreto nomine sia dovuta ad un errore del sistema informatico e in modo particolare dell’algoritmo che ha operato un complesso incrocio tra la posizione in graduatoria e le indicazioni preferenziali di questi ultimi espresse nella domanda di partecipazione alla procedura.”

Nel ricostruire la vicenda il Tribunale ha accolto la tesi dell’urgenza della procedura statue di che: “Quanto al periculum l’attesa della definizione di un ordinario giudizio determinerebbe un evidente danno alla professionalità, derivante non solo dal mancato svolgimento dell’incarico spettante ma anche dal protrarsi, nel tempo, di tale danno in quanto non maturando punteggio di servizio, o maturandolo in misura inferiore ai 12 punti garantiti da un contratto fino al termine delle attività didattiche, verrà via via aumentando il distacco rispetto a coloro che tale punteggio abbiano conseguito.”

Incarico assegnato illegittimamente

In virtù di queste argomentazioni il Tribunale del lavoro di Velletri ha sancito il diritto del docente all’assegnazione di uno degli incarichi, al 30 giugno o al 31 di agosto 2023. Incarico che, illegittimamente, era stato attribuito dal Ministero a docenti con punteggio inferiore nei bollettini pubblicati all’inizio dell’anno scolastico.