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Mobilità verticale Ata: torna la possibilità di passaggio all’area successiva, le opzioni consentite

Si torna a parlare di mobilità verticale, possibilità che consente agli Ata il passaggio tra aree, e quindi all’area immediatamente successiva. Una possibilità negata negli ultimi 10 anni ma che fa capolino all’interno del rinnovo del Contratto 2019-21. Nulla ancora di definito e certo, ma le indicazioni convergono in questo senso. Stanno definendo il tutto Aran e Organizzazioni sindacali.

Le quattro aree

“La proposta formalizzata dall’Aran si incentra su una diversa classificazione delle aree, ridotte da cinque a quattro, introducendo quella del “collaboratore esperto”, e si caratterizza con il ripristino della mobilità verticale tra le diverse aree professionali, che rappresenta l’elemento di maggiore novità. Come si ricorderà, la stessa era stata bloccata dal D.Lgs. 150/09 ed ha determinato il ricorso ai DSGA facenti funzione per colmare i vuoti di organico, la cui consistenza attuale ha superato il 25% dei posti”. Lo ha annunciato Uil Scuola Rua.

Secondo quanto discusso, la classificazione del personale ATA si divide in quattro aree:

  • Area dei collaboratori esperti
  • Area dei collaboratori
  • Area degli assistenti
  • Area dei funzionari e dell’elevata qualificazione

I passaggi consentiti

L’Area dei coordinatori e dei Dsga confluirà nell’unica Area dei funzionari e dell’elevata qualificazione.

Se davvero si ripristinasse la mobilità verticale, si darebbe la possibilità al personale di scalare all’area he viene dopo. Non ci sono ancora certezze in questo senso, soprattutto dal punto di vista delle modalità che verranno impiegate.

In linea generale, il passaggio sarebbe consentito:

  • da Area dei collaboratori ad Area dei collaboratori esperti
  • da Area dei collaboratori esperti ad Area degli assistenti
  • da Area degli assistenti ad Area dei funzionari e dell’elevata qualificazione