Scuola

Aumento stipendio docenti e Ata: via al taglio del cuneo fino al 3%, ecco gli aumenti netti in busta paga

Doppio aumento di stipendio in vista per docenti e Ata: dopo l’aumento di stipendio disposto dal rinnovo del contratto scuola, con arretrati e prime maggiorazioni già visibili in busta paga prima di Natale, docenti e ata beneficeranno anche dell’aumento di stipendio indiretto derivante dal taglio del cuneo fiscale confermato dal Governo Meloni dopo essere stato già introdotto dal Governo Draghi.

Introdotto il taglio del 3%

Si tratta di un taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con i redditi bassi. Coinvolge dunque anche docenti e Ata. Si tratta di una misura che comporta un investimento da parte dello Stato di oltre 4 miliardi e consente un esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35 mila euro e del 3% per i redditi fino a 20 mila euro.

La riduzione del cuneo fiscale di due punti era già stata introdotta da parte del governo Draghi: il Governo Meloni conferma la misura e la allarga introducendo il taglio del 3% per i redditi fino a 20 mila euro.

Gli aumenti previsti per i lavoratori dipendenti

Questo provvedimento va a favore dei lavoratori dipendenti e influisce su oltre il 9% di contributi che versano i lavoratori. Quantificando, la riduzione di due punti del cuneo fiscale garantisce in media 35 euro lordi in più in busta paga per 13 mensilità per un reddito di 15 mila euro lordi l’anno. L’agevolazione aumenta con il crescere dello stipendio. Un dipendente che percepisce 20 mila euro lordi l’anno avrà un vantaggio di 46 euro lordi mensili, sempre per 13 mensilità. Chi percepisce il massimo previsto di 35 mila euro otterrà 54 euro in più.

Gli aumenti netti

Aumento netto che va dai 24 ai 45 euro al mese. Il taglio di due punti finora ha consentito a quasi 14 milioni di lavoratori dipendenti un aumento annuo pari a 178 euro per chi guadagna 12 mila euro lordi l’anno e 435 euro per i redditi fino a 35 mila euro.