Scuola

Carta docente precari: niente da fare, il bonus 500 euro spetta invece anche agli educatori

In attesa di capire le intenzioni del nuovo Governo per quel che riguarda la distribuzione della carta del docente, i diretti interessati devono fare riferimento alla normativa in vigore e alle sentenze dei giudici per capire i margini di ottenimento di un contributo fondamentale per l’aggiornamento professionale.

Bonus agli educatori

Il bonus 500 euro è un diritto anche agli educatori. Lo ha sancito con una sentenza la Cassazione Civile ribadendo che la carta docente, per un bonus annuale di 500 euro, è un diritto di tutto il personale docente. Non fa eccezione quello educativo. Secondo la Cassazione, è illegittimo il mancato riconoscimento al personale eventualmente escluso per ragioni che non trovano fondamento alcuno nel contesto normativo vigente.

Chi ne ha diritto

In attesa di eventuali decisioni del nuovo Governo, circa l’estensione ad altre categorie della carta del docente, al momento il bonus è riservato ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali. Un diritto sia per chi lavora a tempo pieno che a tempo parziale. Fanno parte di questa platea anche i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari.

Precari esclusi

Niente da fare per il momento per i precari che possono fare appello soltanto alle sentenze eventualmente favorevoli conseguenti il ricorso dei singoli. La recente vittoria in Corte di giustizia europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha riconosciuto anche a tutti i docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del beneficio economico di euro 500 annui, tramite la cosiddetta “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente.