Scuola

Abilitazione con tre anni di servizio: via libera al concorso ma poi devono integrare con 30 CFU/CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale

La riforma del reclutamento docenti ha ricevuto plausi da parte del nuovo ministero dell’Istruzione, che dunque non intende rivoluzionare quanto sancito dal ministro Bianchi nel corso della passata legislatura nell’ambito del recente DL 36, convertito nella Legge 79/2022.

I decreti per il master da 60 Cfu

Mancano ancora alcuni decreti attuativi, tra i quali quello che regolamenterà il master universitario abilitante da 60 Cfu. Ma per il resto la riforma è a buon punto. Secondo la riforma del reclutamento Bianchi, la procedura ordinaria che consentirà di ottenere l’immissione in ruolo con conseguente contratto a tempo indeterminato sarà composta da abilitazione, concorso e anno di prova.

Diverso il discorso per i docenti precari privi di abilitazione. La procedura ordinaria prevede che l’accesso al concorso con conseguente immissione in ruolo è riservata a chi otterrà l’abilitazione tramite percorso da 60 crediti.

Le possibilità per i precari

Per gli insegnanti precari è previsto che chi è in possesso di servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre, nei cinque anni precedenti possa partecipare al concorso.

In caso di successo al concorso, per questi precari privi di abilitazione sarà necessario integrare con 30 CFU/CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale, a loro spese.

Solo a quel punto potranno prendere parte al periodo annuale di prova in servizio, per ottenere la definitiva immissione in ruolo.

Chi è privo dei 3 anni di insegnamento

Chi, precario, non dispone nemmeno dei 3 anni di insegnamento ma che ha acquisito crediti utili potrà comunque partecipare al concorso, a condizione che parte dei CFU/CFA siano di tirocinio diretto.

Nella fase transitoria che si conclude il 31 dicembre 2024, potranno partecipare al concorso anche coloro i quali, entro il 31 ottobre 2022 abbiano conseguito i 24 CFU/CFA.