Graduatorie, Gps e supplenze

Come ragiona l’algoritmo: perchè va avanti con nuovi turni senza ripescare gli aspiranti che si trovano nelle posizioni già superate

C’è grande attesa per capire in che modo il ministero dell’istruzione risponderà alle criticità sollevate dai sindacati nel corso della riunione d’urgenza in merito al funzionamento, o sarebbe meglio dire al malfunzionamento dell’algoritmo. L’incontro è stata anche l’occasione per parlare dell’argomento dell’introduzione dell’educazione motoria alla primaria.

Le criticità riscontrate

Il responso da parte del Ministero arriverà nelle prossime settimane, quando di fatto dovrebbe essere già avvenuto il cambio della guardia con il nuovo Governo che dovrebbe ricevere l’incarico dal presidente della Repubblica Mattarella prima della fine del mese.

Si è discusso delle criticità riscontrate in questo secondo anno di informatizzazione nomine supplenze in cui le nomine sono state responsabilità di un algoritmo sul quale ci sono molti dubbi. I sindacati hanno fatto presente le loro perplessità e hanno proposto una serie di interventi da attuare nel breve periodo e in vista del prossimo anno per migliorare la gestione di riserve, precedenze e completamenti. Nel frattempo è arrivata la richiesta di accesso agli atti dell’algoritmo per poter analizzare il software e verificare le falle che hanno portato agli errori principali.

Il funzionamento dell’algoritmo

Al momento non c’è una buona opinione dell’algoritmo, che secondo molti docenti ha comportato ingiustizie e penalizzazioni.

Una delle principali criticità riscontrate riguarda l’impostazione data all’algoritmo in base alla quale lo stesso procede con nuovi turni senza tornare indietro prendendo in considerazione gli aspiranti che si trovano nelle posizioni già superate. Questo secondo i sindacati penalizza coloro i quali non hanno espresso determinate preferenze. Il risultato è che il candidato in questione risulta rinunciatario e non potrà più ricevere nomina da GPS per quella specifica classe di concorso per l’intero anno scolastico.

Le domande di messa a disposizione

Altra nota dolente riguarda la mancanza di deroga alla norma contenuta nella circolare sulle supplenze che impedisce l’invio di Mad, domanda di messa a disposizione, agli aspiranti inseriti nelle graduatorie. Per ora possono presentare le domande MAD i soli aspiranti non inclusi in nessuna graduatoria della stessa o di altra provincia.