Graduatorie, Gps e supplenze

Algoritmo Gps: ministero ammette errori, i docenti di II fascia senza specializzazione, seppur con riserva, non potevano scavalcare i docenti della I fascia specializzati

Al contrario di quanto avvenne lo scorso anno, quando gli errori dell’algoritmo furono di fatto negati da parte del Ministero che riversò qualunque responsabilità sulle scelte fatte dai candidati in sede di presentazione della domanda nell’ambito dell’informatizzazione nomine supplenze, quest’anno le rimostranze di sindacati e diretti interessati stanno trovando un sia pur parziale riscontro.

Incontro con i sindacati

Si è parlato delle supplenze per l’anno scolastico 2022/23 nell’ambito di un incontro tra Ministero e sindacati approfittando della convocazione per discutere di altre tematiche. La buona notizia è che secondo UIL il Ministero ha ammesso alcuni degli errori prontamente segnalati dai sindacati. La cattiva notizia è che questo ministero è di fatto dimissionario, e quindi in vista della prossima tornata di assegnazione supplenze del prossimo anno, si dovrà imbastire una nuova interlocuzione con diversi soggetti in base all’esito delle consultazioni elettorali di fine settembre.

Ammissione degli errori

Secondo il sindacato Uil, sul tema del sostegno in particolare nell’ambito dell’assegnazione delle supplenze, “Il ministero ci ha dato ampiamente ragione ed ha finalmente ammesso di aver sbagliato sulla questione delle Riserve e legge 104/92, per cui, avevamo ragione noi: i docenti di II fascia e senza titolo di specializzazione, seppur con riserva, non potevano scavalcare i docenti della I fascia specializzati”.

Le soluzioni

“Ovviamente l’ammissione dell’errore non ci basta, per cui abbiamo incalzato il Ministero nel trovare ora le soluzioni per risolvere la questione. Ci sarà intanto un incontro tra il ministero e gli uffici provinciali per valutare tutti i casi in questione perché devono essere risolti subito, e abbiamo ottenuto un tavolo permanente sull’utilizzo dell’algoritmo per sistemare anche le altre problematiche emerse.”

Ora non resta che attendere la proposta di soluzioni concrete, ammesso che ci sia ancora margine temporale per intervenire ad anno scolastico abbondantemente avviato.