Il conferimento di uno spezzone nell’ambito delle supplenze docenti rappresenta un’opportunità di ottenere comunque un incarico, anche se su totale orario inferiore a quello previsto per un posto intero. Non solo: lascia anche aperta la porta all’ottenimento di un completamento, anche se a volte le scuole fanno fatica a modificare gli orari settimanali per consentire di accettare le ore rimaste libere.
I candidati potevano selezionare la propria preferenza per posti interi e per spezzoni. Per ottenere il completamento, è necessario aver espresso la relativa preferenza.
In questo caso, dopo aver ottenuto lo spezzone il docente parte partecipa alle fasi successive di nomina o con procedura manuale per ottenere il completamento, purchè sia disponibile uno spezzone compatibile per orario compatibile con le preferenze espresse.
La gestione è riservata al Dirigente Scolastico, e le modifiche di orario non sempre sono ben accette. Resta il divieto di superare orario intero tra scuola statale e scuola paritaria. È invece possibile, nell’ambito del limite orario settimanale, completare con supplenze assegnate dalle GAE e dalle GI.
Per arrivare al completamento orario, si possono sommare diversi rapporti di lavoro a tempo determinato da svolgere in contemporaneità. Ma devono essere solo insegnamenti appartenenti alla stessa tipologia, per i quali risulti omogenea la prestazione dell’orario obbligatorio di insegnamento prevista per il corrispondente personale di ruolo. E’ anche preclusa la possibilità di conseguire un completamento tra infanzia e primaria o tra infanzia/primaria e I/II grado.
La normativa prevede anche un limite di “massimo tre sedi scolastiche e massimo due comuni”, partendo dal presupposto inderogabile della facile raggiungibilità. Non è mai possibile il completamento orario tra due province. Inoltre, è da tenere presente che il completamento orario può avvenire unicamente salvaguardando in ogni caso l’unicità dell’insegnamento nella classe e nelle attività di sostegno.