Scuola

Assegnazione provvisoria su sostegno senza titolo: caos degli uffici scolastici nel riconoscimento del trasferimento

Diversi docenti titolari su posto comune in base a quanto sancito dall’art.7 comma 14 del CCNI sulla mobilità annuale, hanno chiesto assegnazione provvisoria sul sostegno. Purtroppo però non hanno ottenuto il trasferimento desiderato.

Errore degli uffici scolastici

Ad aggravare la situazione, ai loro occhi, il fatto che il posto sia stato riconosciuto ai docenti precari, senza titolo di specializzazione sul sostegno, beneficiari dell’incarico a tempo indeterminato in virtù della pubblicazione dei movimenti annuali. Lo segnala Orizzonte Scuola.

Si tratta di una violazione delle disposizioni contrattuali previste nel CCNI. Questo significa che gli uffici scolastici territoriali che si stanno regolando in questa maniere commettono un grave errore. Un errore che ignora i diritti dei docenti che avrebbero avuto diritto, in virtù di regolare e corretta istanza di assegnazione provvisoria a veder riconosciuta la loro richiesta.

La normativa, cosa prevede

In base alla normativa, l’accantonamento dei posti sul sostegno nella provincia richiesta dai docenti non specializzati deve corrispondere, a livello quantitativo, al numero dei docenti specializzati presenti nelle GAE e nelle GI.

Questo significa che le segnalazioni da parte dei docenti che ritengono di essere specializzati, sono da accogliere. Perchè lamentano un danno subito dagli uffici scolastici territoriali che non si stanno comportando nella maniera corretta.

Si può presentare anche ricorso

Procedere infatti non conferendo in assegnazione provvisoria interprovinciale i posti sul sostegno ai docenti non specializzati che ne hanno fatto richiesta, avendone diritto dal momento che rientrano nelle casistiche richieste per fare domanda, per assegnarle invece a chi ha contratto a tempo determinato, ovvero docenti precari che non hanno il titolo di specializzazione, non è corretto.

Diventa quindi importante provare a far valere le proprie ragioni presentando se necessario anche ricorso per ottenere il riconoscimento del diritto negato.