Algoritmo Gps non torna indietro: chi non esprime preferenza viene scavalcato escluso, l’unica speranza sono supplenze brevi da graduatorie d’istituto
Prosegue tra incertezze e polemiche la procedura di assegnazione delle supplenze Gps 2022 con il primo turno di nomine, ad anno scolastico di fatto già iniziato. Uno dei principali motivi di proteste da parte dei candidati è rappresentato dall’eventualità di essere scavalcati nell’assegnazione di una supplenza da colleghi posizionati peggio in graduatoria.
Il meccanismo delle preferenze
E’ soprattutto questo il motivo che sta portando a segnalazioni e critiche nei confronti dell’algoritmo, che il ministero continua a definire ineccepibile ma che sindacati e diretti interessati proseguono nel ritenere caratterizzato da falle e anomalie.
Una delle casistiche più ricorrenti è rappresentata dall’assegnazione di una supplenza a chi è dopo in graduatoria, in una scuola non inserita fra le preferenze. In questo caso per chi è stato scavalcato si manifesta il timore di non riuscire più a ottenere incarichi.
La fase di scelta delle sedi e delle preferenze è fondamentale, e l’omettere una o più preferenze, un distretto o un Comune significa rinunciare tacitamente alle suddette assegnazioni, con esclusione dalla graduatoria per quelle possibilità.
Le disponibilità
Questa esclusione comporta il non essere riconvocati più per i secondi, i terzi o i quarti turni di nomine. Il caso classico è quello di un docente che ha fatto la domanda in graduatoria senza selezionare una determinata scuola. Se su quella scuola si era determinata una disponibilità cui avrebbe avuto diritto il docente, in base alla graduatoria, la mancata selezione tra le preferenze dice al sistema di andare oltre e selezionare qualcuno che in graduatoria era posizionato dopo, ma che quella preferenza l’aveva espressa.
Supplenze brevi da graduatorie d’istituto
L’algoritmo assegna a questo docente peggio posizionato la supplenza, e non torna indietro. Quindi non sarà più richiamato il docente escluso ma il successivo all’ultimo nominato. Quindi per quest’anno per qualsiasi classe di concorso nelle Gps in qualsiasi insegnamento chi non ha espresso la preferenza non potrà partecipare alle supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche e da Gps. Unica speranza è quella di ottenere un incarico tramite supplenze brevi da graduatorie d’istituto.
Che novità. Lo scorso anno, per non aver scelto le sedi, da sesto in graduatoria, ho lavorato solo due ore la settimana e al serale. E’ la legge. Sbagliata, anche secondo me, ma da rispettare.
esatto… va bene che non torni indietro, ma non per gli spezzoni: se io ho 11 ore è giusto che se si liberano 7 ore le dia a me e non a uno che ha 20 punti in meno. La lege non è l’algoritmo
Legge da rispettare? Chi scrive questo vuol dire che gli conviene perché tra gli ultimi in graduatoria. Da me nn prenderà più voti chi ha inventato questo algoritmo.
Non è possibile che un algoritmo con un evidente errore sia inteso come la legge. A mio parere chi è stato scavalcato lo è stato ingiustamente e deve appellarsi alla legge
L’algoritmo non sbaglia MAI. Se non siete in grado di inserire le preferenze sono problemi vostri o dei vostri consulenti. Che ci sia gente che pretende di insegnare alle superiori e non è in grado di capire come funziona un algoritmo questo si è scandaloso.
Hai ragione, perchè credo tu sia una di quelle che senza se e senza ma abbia ottenuto l’incarico (no comment) e aggiungo beata Te che hai questi consulenti così bravi, credo che non sia un lusso di tutti e poi scusami, sei mica un avvocato o un giudice che detti sentenze così a casaccio?
Se abbiamo una graduatoria l’algoritmo deve tenere presente chi sta prima e non fare lavorare persone che non hanno un minimo punteggio che scavalcano docenti con anni di esperienza. Questa è l’Italia.
È un sistema vergognoso, come si può calpestare la graduatoria e il principio della meritocrazia, in nome dell’algoritmo?
L’esclusione senza giusto motivo dal diritto al lavoro è cosa grave. È sufficiente introdurre la regola di considerare gli esclusi nei turni di nomina successivi. Piccola regola, con grandi risultati, equi per tutti.
Dopo anni di lavoro alle superiori mi sono ritrovata a dover accettare una cattedra accantonata alle medie. Ora, qui non è questione di non saper compilare la domanda: qui si tratta di un processo indecente che non tiene conto del punteggio in graduatoria. Se permetti, e mi rivolgo alla persona che ha scritto “se non sapete compilare la domanda” la domanda l’ho compilata come volevo, ma non tollero che gente con 20 punti meno di me abbia una cattedra annuale alle superiori e io sia rimasta fuori perché non ho inserito spezzoni e sostegno. Se fossimo stati in presenza sarebbe stato diverso, avrei visto le disponibilità e fatto i miei calcoli. In questo modo, almeno nella mia provincia, ho praticamente dovuto inserire le scelte alla cieca perché non erano ancora uscite tutte le disponibilità. In secondo luogo, anche se non sarei tenuta a dirlo, io sono una docente di Lettere e Storia, non di sostegno. Il sostegno va lasciato a chi ha le competenze per farlo, non affidato a caso. Ci sono alunni/e con gravi problemi e devono essere seguiti da docenti che sanno quello che fanno, non da docenti che lo inseriscono per avere lo stipendio senza sapere cosa stanno facendo. Anche questo è un gravissimo errore del Ministero. Eppure se si parla con gli Usp continuano a ripetere che l’algoritmo funziona. Certo, funziona come una macchina ma noi e, soprattutto, gli alunni siamo umani.