Scuola

Bando concorso educazione motoria scuola primaria: il ruolo dei 24 Cfu per insegnanti senza competenze pedagogico-didattiche di partenza

C’è grande attesa per la pubblicazione del bando di concorso per la nuova figura dei docenti di educazione motoria nella scuola primaria. Questa nuova figura verrà introdotta in modo graduale. Si comincerà dalle classi quinte nell’anno scolastico 2022/2023 per poi proseguire con le classi quarte dall’anno scolastico 2023/2024. La curiosità riguarda non solo i posti messi a bando e le date dell’avvio delle prove, ma anche i dettagli dei requisiti per la partecipazione alla procedura.

I requisiti attuali

Come detto il bando potrebbe modificare i requisiti attualmente richiesti, che sono

laurea magistrale conseguita nella classe LM-67 «Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate»;
• laurea nella classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport»;
• laurea nella classe LM-47 «Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie»;
• titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali.

Il ruolo dei 24 cfu

C’è poi la questione aperta inerente la necessità di possedere i 24 crediti formativi universitari o accademici acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Il dubbio riguarda proprio il ruolo dei 24 Cfu, che la recente riforma del reclutamento ha fortemente ridimensionato, limitandone la validità a quelli acquisiti entro il 31 ottobre. Cosa accadrà se il bando, come molto probabile, dovesse arrivare successivamente?

I 60 Cfu della riforma del reclutamento

Secondo la nuova riforma del reclutamento docenti, possono accedere ai concorsi scuola coloro i quali ottengono l’abilitazione mediante acquisizione di 60 cfu.

Ma fino al 31 dicembre 2024, nella fase transitoria, potranno partecipare al concorso anche coloro i quali entro il 31 ottobre 2022 abbiano conseguito i 24 CFU/CFA. Salvo poi dover integrare quelli mancanti.

Stesso destino che potrebbe toccare ai docenti di educazione motoria alla primaria, ai quali si potrebbe richiedere un’integrazione dei 24 Cfu, da associare ad attività di tirocinio diretto.

L’equivoco da chiarire

L’equivoco sta nel fatto che i docenti che andranno ad insegnare educazione motoria nella scuola primaria, non provengono dai percorsi di laurea in Scienze della formazione primaria. Questo fa di loro docenti privi di competenze pedagogico-didattiche di partenza.