Scuola

Errori Gps 2022: mancato inserimento dei candidati in graduatoria e i punteggi errati, sanabili direttamente dalle scuole ma in ogni caso rinviate al giudice

Nonostante il largo anticipo con il quale il ministero ha aperto la procedura di partecipazione alle graduatorie Gps e i tempi più comodi per gli uffici scolastici per portare a termine la procedura, anche quest’anno siamo a ridosso della necessità di pubblicazione delle stesse per conoscere le disponibilità al fine di presentare le domande per le supplenze, ma allo stesso tempo siamo alle prese con numerosi errori.

Gli errori più frequenti

La pubblicazione delle Gps sta mostrando problematiche come il mancato inserimento dei candidati in graduatoria e i punteggi errati. Queste almeno le casistiche più comuni, ma non le uniche.

Il ministero offre come unica soluzione quella di suggerire un rinvio al giudice amministrativo, senza provvedere internamente a una rapida risoluzione della questione.

Errori sanabili

In molti casi si tratta di errori sanabili su quali potrebbero intervenire tempestivamente le scuole. Molte segnalazioni di errori nelle graduatorie provinciali per le supplenze riguardano dichiarazioni già rese o documenti già in possesso dell’Amministrazione.

Il fatto che le graduatorie vengano già considerate definitive e dunque sanabili solo dal giudice comporta l’impossibilità per i diretti interessati danneggiati di ottenere rapida giustizia.

La complicità del ministero

D’altra parte sarebbe sufficiente applicare quello che la giurisprudenza amministrativa ha più volte sancito, e cioè che in materia di concorsi pubblici, l’Amministrazione ha un preciso obbligo di verificare la correttezza delle domande e di attivarsi per mezzo del soccorso istruttorio, ove siano riscontrati meri errori materiali, agevolmente desumibili dai documenti dichiarati.

A questo si aggiunge la beffa che scaturisce dal fatto che in alcune occasioni, gli errori commessi dai candidati nella compilazione del modulo telematico hanno come complice anche il ministero stesso, considerato che possono dipendere da formulazioni carenti o da indicazioni o interpretazioni incerte e ambigue.

Il risultato è che anche quest’anno si assisterà a una pioggia di ricorsi che probabilmente sarebbe stato possibile evitare o comunque ridurre dando la possibilità ai candidati di ottenere correzioni direttamente dalle scuole.