Scuola

Aumento stipendio docenti: la trattativa proseguirà con il nuovo Governo dopo settembre, i sindacati proveranno a chiedere nuovamente i 300 euro di aumento negati finora

Sarà il rinnovo del contratto scuola, inevitabilmente, ad essere maggiormente penalizzato dalla crisi di Governo che porterà alle elezioni anticipate al 25 settembre. Questo almeno inizialmente. Potrebbe esserci poi invece una maggiore facilità di dialogo e ottenimento delle richiesta fatte finora dai sindacati, se il nuovo esecutivo si dimostrerà maggiormente disposto ad andare incontro alle esigenze della scuola, soprattutto rispetto all’aumento dello stipendio docenti, rispetto a quanto fatto dall’attuale dimissionario governo.

I sindacati non hanno accettato compromessi

Per il momento l’unica certezza è che va tutto in stand by, considerato che il ‘no’ al contratto ponte proposto dal ministero e accettato solo da Anief, ma bocciato da tutti gli altri sindacati, rinvia di fatto tutto all’insediamento del nuovo ministro dell’Istruzione.

L’occasione di accettare le cifre messe sul piatto, anche se non soddisfacenti, per poi passare alla discussione del rinnovo successivo, è ormai definitivamente sfumata. E va detto che molti docenti sono concordi con la linea dei sindacati di tenere duro e non accettare compromessi.

Resta così bloccato il rinnovo del CCNL 2019-2021 che interessa qualcosa come oltre un milione di addetti tra cui 850mila insegnanti.

Aggiornamento a dopo le elezioni

L’aggiornamento previsto per settembre, ormai slitterà inevitabilmente a dopo le elezioni, e vedrà probabilmente interlocutori diversi, dal punto di vista ministeriale, rispetto a quelle che si sono sedute al tavolo negli ultimi mesi.

Al momento l’offerta del Governo parla di poco meno di 50 euro netti. Nello specifico, per il personale docente si parla di un aumento medio di 123 euro (lordi) al mese, per 13 mensilità. Di questi, 21 euro provengono dal MOF per contrattazione integrativa. Questo significa che non valgono per tutti gli insegnanti. Per il personale ATA, l’aumento offerto è di 75 euro + 9,79 per ordinamento professionale + 3,91 nel MOF per contrattazione integrativa, per un totale circa di 90 euro.

Cifre lontane dai 300 euro chiesti dai sindacati. Il nuovo Governo sarà in grado di avvicinarsi a queste richieste?