Scuola

Immissioni in ruolo dirigenti scolastici 2022: il ministero autorizza 361 nuove assunzioni, ma i sindacati chiedono di rivedere la proposta e aumentare il contingente

Nonostante la crisi di Governo e l’attesa per capire se Draghi resterà al timone per un Draghi bis o si andrà alle elezioni anticipate, ci sono delle incombenze tipiche dell’estate per il Ministero dell’Istruzione che non possono ne aspettare ne essere messe in stand by, anche se evidentemente il clima di incertezza circa il futuro riguarda anche il Miur.

I temi sul piatto

Tra rinnovo del contratto scuola, decreti attuativi per la riforma del reclutamento scolastico e immissioni in ruolo, per il ministero dell’istruzione sono giornate intense. Oggi è stata anche la volta, oltre alla riunione all’Aran per l’aumento dello stipendio dei docenti e del personale Ata, di una riunione tra i rappresentanti ministeriali e le forze sindacali sull’autorizzazione assunzionale dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2022/2023.

Le immissioni autorizzate

Il Ministero dell’Economia avrebbe provveduto ad autorizzare solo un numero di posti equivalente alle disponibilità in organico. Il totale sarebbe di 317 nuovi conferimenti d’incarico. A questi bisogna aggiungere i 44 trattenimenti in servizio. Il totale complessivo dunque sarebbe di 361 nuove immissioni.

Secondo quanto dichiarato dal direttore generale, Filippo Serra, presente all’incontro, l’Amministrazione effettuerà presso gli USR una ricognizione delle sedi attualmente disponibili.

Selezione delle preferenze

Ora toccherà alle parti fissare anche un nuovo incontro utile a stabilire una informativa che darà maggiori dettagli circa la ripartizione regionale delle nuove immissioni. Nel frattempo si sa già che i vincitori che saranno immessi dovrebbero avere la possibilità di selezionare le proprie preferenze per il ruolo regionale. La scadenza non è ancora stata fissata ufficialmente, ma è probabile che si vada a finire alla prima settimana di agosto.

C’è perplessità da parte dei sindacati, che chiedono di rivedere la proposta al rialzo in modo da concedere un maggior numero di assunzioni, in virtù del rilevante impatto che questa decisione avrebbe sul servizio grazie a un numero elevato di reggenze.