Proroga Organico Covid Ata: dalla stabilizzazione di 200mila unità si passerà alla cancellazione di tutto il personale, per settembre si rischia il caos riaperture
L’impennata di contagi che sta caratterizzando, decisamente a sorpresa, l’estate, pone seri interrogativi su cosa potrà accadere in vista della riapertura delle scuole di settembre. Una prospettiva al momento ancora lontana due mesi, ma della quale è necessario iniziare a parlare per non farsi trovare per l’ennesima volta impreparati.
I dubbi per settembre
Se negli anni passati un minimo di incertezza poteva essere comprensibile alla luce della novità con cui ci si trovava a convivere, adesso l’impreparazione sarebbe colpevole. La crisi di Governo in tutto ciò sicuramente non aiuta, complicando eventuali decisioni che bisognerebbe prendere proprio in questo periodo.
La certezza è che sarà necessario un incremento dell’organico scolastico, come avvenuto negli scorsi anni, per gestire la pandemia a scuola. Organico aggiuntivo che dovrà riguardare sia i docenti che il personale ata. Il pensiero va inevitabilmente all’organico Covid, che per il momento sembra destinato a non essere rinnovato nonostante la sua evidente utilità.
Stabilizzazione del personale
A chiedere con forza il rinnovo dell’organico Covid è Anief, sindacato tra i più insistenti nel sottolineare la necessità di stabilizzare questo personale. “L’organico Covid” dice a Orizzonte Scuola Marcello Pacifico, presidente Anief, doveva essere una “misura tampone per affrontare il primo anno dopo lo scoppio della pandemia” per poi passare alla stabilizzazione.
L’equivoco nasce dal considerare l’organico Covid una risorsa di cui poter fare a meno, mentre i presupposti erano che dovesse essere una soluzione di emergenza da trasformare poi in definitiva.
Una riduzione progressiva
Il progetto che coinvolgeva l’organico Covid prevedeva l’istituzione di un contingente di emergenza per il primo anno dopo lo scoppio della pandemia, per poi procedere a stabilizzare il personale aggiuntivo. La richiesta iniziale era di 200 mila unità, ma poi ne sono state approvate solo 80 mila. Successivamente da 80 mila si è passati a 40 mila riconfermati di trimestre in trimestre a fatica fino alla fine dell’anno scolastico. Adesso l’organico rischia di scomparire definitivamente, e per i dirigenti scolastici resta la difficoltà di organizzare un nuovo anno scolastico in cui l’emergenza sembra tutt’altro che terminata.