Scuola

Diventare docenti: no al numero chiuso per abilitazione e specializzazione degli insegnanti e fase transitoria fino al 2026

Il numero chiuso per abilitazione e specializzazione degli insegnanti può diventare l’ennesimo impedimento al percorso per diventare docenti di cui il mondo della scuola in questo momento non ha bisogno. L’allarme lo lancia il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama.

L’esperienza negativa del Tfa

Una serie di impedimenti che rischierebbero di far ricadere il mondo della scuola nello stesso tipo di errori già fatti in passato. Un film già visto che ha avuto come protagonista negativo il Tirocinio formativo attivo (Tfa) a numero chiuso. Un peccato originale che adesso comporta una mancanza di docenti specializzati sul sostegno e in generale di insegnanti abilitati difficile da compensare.

Una soluzione, come già avvenuto nel 2013, potrebbe arrivare dai Percorsi abilitanti speciali (Pas) senza numero, che diedero buoni risultati.

Carenza di budget e di docenti

Il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama sottolinea come l’ottimismo di qualche tempo fa derivato dalle dichiarazioni del ministro dell’Università Cristina Messa, che si era impegnata a non irrigidire l’accesso ai percorsi formativi abilitanti all’insegnamento col numero chiuso, sembra già svanito.

Dietro queste scelte c’è la motivazione che l’offerta formativa deve essere proporzionata alla necessità di docenti della scuola, evitando di creare professionisti che poi non potranno essere stabilizzati. Un ragionamento certamente valido, che però stride con la realtà in cui mancano docenti e si fa ricorso a quasi 200 mila supplenti.

Estensione della fase transitoria

E allora la vera motivazione non può essere che, come spesso accade economica. Il budget sull’istruzione non è sufficiente e il risultato è complicare il percorso degli insegnanti con quote e riserve che portano a prove preselettive e inefficaci quiz a crocette. Anche per questo, il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, annuncia la richiesta di estensione della fase transitoria almeno fino al 2026.