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Personale Ata e Dsga: si sblocca finalmente il pagamento dei compensi per attività svolta per la valutazione delle istanze GPS nel 2020

Finalmente si sblocca la questione inerente i compensi per Personale ATA e Dsga relativi alle quote che fanno riferimento all’attività svolta per la valutazione delle istanze GPS nel 2020. I soldi arriveranno grazie al semaforo verde al CCNI che ha ricevuto il via libera grazie alla firma di ormai due mesi fa.

Sblocco delle risorse

La firma sblocca i criteri per la ripartizione della risorse per retribuire le prestazioni aggiuntive erogate nei mesi di agosto e settembre 2020 dal personale Ata (Assistenti amministrativi e Dsga) delle istituzioni scolastiche. In questo caso, si riferiscono alla valutazione delle istanze di inserimento nelle GPS.

Lo sblocco di questa situazione consente la divisione e l’erogazione dei compensi attingendo dalle risorse che sono state destinate per questo tipo di prestazioni, e che andranno adesso girate ai vari uffici scolastici regionali. Sarà poi loro compito provvedere a distribuire gli stessi alle singole scuole in base alle ore di attività aggiuntive e intensificazione svolte dal personale.

Erogazione dei fondi agli Usr

Per fare questo, si dovrà fare riferimento alla rilevazione che è già stata effettuata e comunicata alla Direzione generale per le risorse umane e finanziarie presso gli USR tempo fa.

In tutto parliamo di un budget da ripartire che equivale a un fondo di 4,8 milioni di euro. Fondo poi confluito nel MOF, e che servirà a retribuire lo svolgimento di prestazioni aggiuntive rese dal personale scolastico per la valutazione delle istanze di inserimento nelle graduatorie per le supplenze nel 2020.

Organico Covid ancora in attesa

Per una situazione che va sbloccandosi, dunque, un’altra resta ancora in sospeso, ed è quella del pagamento di tutti gli arretrati all’organico Covid che attende i compensi di diversi mesi, nonostante i contratti siano tutti scaduti alla fine dello scorso anno scolastico o al massimo al 30 giugno scorso.

Nonostante i fondi siano stati stanziati, il ritardo nei pagamenti dipenderebbe, secondo i sindacati Flc Cgil, Cisl, Snals, Uil, Gilda, “da una controversia fra Ministero Istruzione e Ministero Economia e Finanze sull’ammontare delle risorse finanziarie necessarie per il pagamento di questi contratti equiparati a supplenze brevi con termine 11 Giugno“.