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Proroga contratti covid Ata 2022: boom di contagi mette a rischio l’avvio del prossimo anno, i dirigenti scolastici temono un’emergenza come quella dello scorso inverno

L’impennata di contagi causata dal diffondersi imprevisto di Omicron 5, capace di bucare ogni protezione vaccinale messa in atto finora, sta cogliendo impreparata non solo l’Italia ma tutta l’Europa. I numeri sono preoccupanti se si considera che l’estate avrebbe dovuto essere un momento di pausa, e che il vero pericolo si attendeva per l’autunno.

Allentamento delle misure

Questa anticipo imprevisto sui tempi, da un lato potrebbe condizionare pesantemente l’estate di molti italiani, costretti a saltare le vacanze in caso di sintomi pesanti come febbre alta, dall’altro potrebbe consentire di preparare adeguatamente un piano per l’autunno, soprattutto per quel che concerne il rientro a scuola.

Ci si chiede se non ci sia stata troppa fretta nell’allentare una serie di misure come l’obbligo delle mascherine, soprattutto al chiuso. Scelte che inevitabilmente stanno incidendo sull’ondata di contagi, che si ritiene inoltre sottostimato in virtù di molte persone che decidono di non autodenunciare la propria positività per non rinunciare a vacanze o al lavoro.

Prolungare i contratti

In ottica scuola, l’obbligo delle mascherine sembra destinato a diventare imprescindibile. Ma quel che preoccupa maggiormente è la gestione della quotidianità e delle lezioni per quel che riguarda l’insufficienza del personale docente e soprattutto Ata.

Torna quindi prepotentemente alla ribalta la necessità di ridiscutere il prolungamento dell’Organico Covid, che il ministero, in virtù dei fondi tagliati dal Governo, non ha intenzione di rinnovare per il prossimo anno scolastico, i cui contratti sono scaduti con la fine di giugno.

Le proteste dei dirigenti scolastici

Ma i sindacati sono già pronti a ripresentare richiesta per fare in modo che si trovi modo e denaro per consentire a un contingente importantissimo di affiancare il personale scolastico in un avvio di anno che si presenta altrettanto complicato. Già lo scorso anno, quando si paventava la possibile interruzione a metà dei contratti covid, molti dirigenti scolastici minacciarono l’impossibilità di attuare il tempo pieno per mancanza di personale. Per evitare che si arrivi a questi estremi, sarà necessario in estate trovare il modo di reintegrare l’organico Covid in  servizio sin dal primo giorno del nuovo anno scolastico.