Scuola

Come ottenere l’abilitazione all’insegnamento: basteranno 30 cfu a chi è già in possesso di abilitazione su classe di concorso o su altro grado di istruzione e specializzazione su sostegno

Adesso è ufficiale: con la pubblicazione in Gazzetta, diventa operativa la nuova riforma del reclutamento che mediante il decreto 36 approvato da Senato e Camera dei deputati regolamenterà il modo di diventare docenti e non solo nei prossimi anni. Un percorso che non è stato esente da difficoltà, critiche e polemiche, ma che alla fine ha portato a un risultato più o meno condiviso da forze politiche e sindacati.

Il nuovo accesso alla professione

Una delle novità più rilevanti della riforma del reclutamento riguarda sicuramente il modo in cui si accederà alla professione e tutti i passaggi necessari per arrivare a questo risultato. In questo senso, il passaggio fondamentale è costituito dalla formazione iniziale e l’abilitazione, in base a quanto sancito dall’articolo 2 ter, comma 4.

In base a questa parte della riforma, chi è già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su altro grado di istruzione e chi può vantare la specializzazione sul sostegno piò ottenere l’abilitazione in altre classi di concorso o in altri gradi di istruzione mediante il conseguimento di 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale. Il presupposto fondamentale per poter usufruire di questo “sconto” rispetto ai restanti 60 Cfu necessari per l’abilitazione normale, è il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso.

La composizione dei Cfu

Altro elemento importante da tenere presente, è la composizione di questi 30 Cfu. Infatti 20 CFU/CFA devono essere riferiti nell’ambito “delle metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento, mentre “gli altri 10 CFU/CFA di tirocinio diretto“.

Altro vincolo quello rappresentato dalla necessità che “per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore“. Questo significa che non tutti dovranno acquisire interamente i 60 Cfu mediante quello che è stato definito dallo stesso ministro Bianchi un vero e proprio master universitario, a pagamento, con costi ancora da definire ma che comunque dovrebbero essere soggetti a un tetto massimo.

La specializzazione su sostegno

Basteranno infatti 30 Cfu per coloro i quali dispongono di un’altra abilitazione per altra classe di concorso o grado di istruzione e chi ha già ottenuto la specializzazione sul sostegno. In questo caso, infatti, questi candidati potranno acquisire una nuova abilitazione riferita al nuovo percorso proposto dalla riforma, ottenendo solo 30 CFU.