Scuola

Carta del docente: la buona notizia è che per il prossimo anno non ci saranno tagli, ottimismo per l’estensione ai precari, più difficile per gli Ata

Non si può ancora parlare di vittoria certa, ma la sensazione è che la battaglia per il mantenimento della carta del docente possa portare i suoi frutti almeno per il breve periodo. Quello che avverrà nei prossimi anni è ancora difficile da prevedere, perchè la riforma del reclutamento docenti introduce una serie di variabili i cui sviluppi ancora sono incerti. Ma per il momento il bonus che consente l’aggiornamento professionale ai docenti, anche precari grazie a recenti sentenze della cassazione, sembra essere salva.

Niente riduzione dell’importo

Almeno per il prossimo anno scolastico, quando l’importo di 500 euro non dovrebbe essere decurtato come inizialmente paventato dalla necessità di distrarre fondi da reindirizzare poi alla formazione professionale docenti incentivata pensata con la riforma del reclutamento attualmente in discussione.

Dall’anno dopo, poi sarà ancora tutto da definire. Per il momento però il governo sembra voler fare un passo indietro sulla carta docenti e non ci saranno tagli.

A chi è riservata

Tutto dovrà essere ufficializzato la prossima settimana, ma la sensazione è che non ci saranno ulteriori sorprese, almeno nel breve termine. Questo significa che la carta del docente sarà a disposizione dei docenti anche per il prossimo anno. Anche per i precari, anche se per loro non c’è ancora un diritto assicurato ma soltanto la possibilità di veder accolto eventuale ricorso, anche per l’ottenimento degli arretrati, in base a una recente sentenza favorevole.

Al momento infatti la Carta è un diritto riservato ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari.

Precari e Ata

I sindacati spingono per l’estensione ai precari e al personale ata. Per i primi le prospettive di successo sono migliori, considerate già le recenti sentenze favorevoli dei giudici. Più difficile un successo per quel he riguarda il personale ata, almeno in tempi brevi.