Scuola

Fase transitoria anche per docenti con 24 CFU e scatti di anzianità anticipati per chi prende parte alla formazione: come può cambiare il reclutamento insegnanti

Fase transitoria anche per docenti con 24 CFU e scatti di anzianità anticipati per chi prende parte alla formazione. Sono le modifiche che il Pd chiede al Governo finalizzati a migliorare la qualità della scuola attraverso la formazione degli insegnanti e la valorizzazione della loro professionalità. Per fare questo, servirà che il Governo accetti gli emendamenti presentati da Manuela Ghizzoni e Irene Manzi, responsabile Pd Istruzione, Università e Ricerca e responsabile Pd Scuola. Non sono gli unici presentati dalle forze politiche e dai sindacati contrari a molti aspetti del decreto che riforma il modo di diventare docenti nei prossimi anni.

Gli emendamenti proposti

“Per questi obiettivi il Partito Democratico – come ci eravamo ripromessi dall’adozione in Consiglio dei Ministri del decreto legge 36 – ha lavorato, attraverso gli emendamenti che abbiamo presentato al Senato, per rendere il provvedimento, rientrante tra gli obiettivi chiave del Pnrr, maggiormente all’altezza delle esigenze della scuola, accogliendo anche le numerose sollecitazioni provenienti dalle istituzioni, dal mondo sindacale, dalle associazioni che operano nel settore, audite dalle Commissioni del Senato”.

Tagli all’organico

I miglioramenti proposti dal Partito democratico abbracciano molti aspetti della riforma, alcuni condivisi anche da altre forze politiche e sindacati. “Le nostre proposte intendono migliorare il testo, garantendo un sistema di formazione iniziale più adeguato ed una formazione incentivata, ispirata ad uno spirito di maggiore collaborazione con le autonomie scolastiche e riconosciuta a coloro che volontariamente vi prendono parte. Nei nostri emendamenti – proseguono le esponenti dem – abbiamo previsto quindi l’eliminazione dei tagli all’organico potenziato, l’avvio del percorso formativo durante la laurea magistrale e non più durante la triennale, una fase transitoria rivolta al personale docente in possesso dei 36 mesi di servizio e a coloro che sono in possesso di 24 cfu, la modifica del percorso di formazione incentivata, con un più ampio rinvio alla contrattazione collettiva e la previsione di scatti di carriera anticipata per coloro che vi prendono parte. Come rimarcato anche nell’incontro con i sindacati il 23 maggio, – concludono Ghizzoni e Manzi – il Pd si sta impegnando, nel confronto costruttivo con il Governo e con le altre forze della maggioranza, per garantire alla scuola investimenti adeguati per il rinnovo del contratto e retribuzioni a livello europeo”.

La riforma del reclutamento

Ricordiamo che con la riforma del reclutamento docenti sono previsti:

Un percorso universitario abilitante di formazione iniziale (corrispondente ad almeno 60 crediti formativi), con prova finale
Un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale
Un periodo di prova in servizio di un anno con valutazione conclusiva
Il percorso di formazione abilitante si potrà svolgere dopo la laurea oppure durante il percorso formativo in aggiunta ai crediti necessari per il conseguimento del proprio titolo. È previsto un periodo di tirocinio nelle scuole. Nella prova finale è compresa una lezione simulata, per testare, oltre alla conoscenza dei contenuti disciplinari, la capacità di insegnamento.