Scuola

Sergio Barile laurea fisica: non sostiene gli esami necessari ma l’Università lo chiama per avvisarlo che gli manca solo la tesi di laurea

Si può ottenere una laurea in fisica nel 2022, senza sostenere alcun esame, quando tutto è informatizzato, registrato e facilmente consultabile? E’ quello che sarebbe riuscito a fare il professore di Economia della Sapienza, Sergio Barile, accusato di falso ideologico per essersi intestato una laurea in Fisica approfittando di un incredibile caso di omonimia.

Una vicenda complessa

Ma come ci è riuscito? Il professore di Avellino si sarebbe appropriato degli esami superati da un altro Sergio Barile, che aveva davvero frequentato, con profitto la facoltà di fisica. Il professore della facoltà di Economia non aveva sostenuto tutti gli esami necessari per conseguire il titolo. Ma la vicenda non è così semplice come potrebbe sembrare.

Secondo l’accusa della Procura, nel 2003 Barile si è iscritto alla facoltà di Fisica contemporaneamente a un altro Sergio Barile. L’attuale professore, laureato in economia, si vede riconosciuti una decina di esami, non sufficienti per la laurea in fisica. L’altro prosegue. Quando dopo un po’ di anni l’attuale docente di Economia viene chiamato dalla segreteria del dipartimento, scopre che gli manca la tesi per laurearsi. Insomma una ghiotta occasione, che il professore non si lascia sfuggire. E infatti si laurea, pur non avendo mai sostenuto tutti gli esami necessari. Secondo Barile, lui stesso ha fatto di tutto per “far notare agli amministrativi l’abbaglio e di essere stato rassicurato“. Ma la segreteria lo avrebbe rassicurato.

Accusato di aver architettato tutto

La difesa sottolinea come il caso si stia ridimensionando: “Si accusava il mio assistito di aver architettato tutto dal principio. Invece, di fronte al giudice dell’udienza preliminare, Barile per un reato è stato assolto con la formula ‘perché il fatto non sussiste‘”. In realtà il reato principale è stato depotenziato. “Ma sono certo – ha aggiunto Pagliarulo – che a dibattimento faremo cadere anche questa imputazione”.

Barile spiega a Repubblica: “Sono accusato di falso ideologico per aver tratto profitto da questa vicenda, ma io non ho tratto nessun profitto, nel senso che mi è stato subito comunicato che la laurea non era valida, quindi non ho avuto alcuna occasione per approfittarne. Possiamo dire così: se ho approfittato è perché mi sono divertito a discutere quella tesi”. “Io ho pagato 7.500 euro per mettere a posto la mia posizione, una cifra forfettaria indicata dall’istituto, e a quel punto ho potuto sostenere l’esame di laurea, preparando una tesi sulla fisica delle dinamiche sociali”.