Scuola

Aggiornamento Gps 2022: già annunciati i ricorsi prima del via alla domande

L’ordinanza per l’aggiornamento delle Gps supplenze non è ancora stata emanata, ma i sindacati sono pessimisti circa la possibilità che contenga novità sostanziali per quel che riguarda le critiche mosse al ministero. Per questo Anief mette le mani avanti e si prepara ad avviare ricorsi nel caso in cui non ci siano i miglioramenti auspicati.

Le criticità riscontrate

Una delle criticità è rappresentata dall’illegittimità di non sciogliere la riserva per la specializzazione su sostegno conseguita entro il 31 luglio con il TFA VI ciclo (inserimento in I fascia) o laurea in Scienze della formazione primaria e il titolo conseguito all’estero non riconosciuto al 20 luglio dal Ministero dell’Istruzione. Critiche anche per il divieto di inserimento con riserva e lo scioglimento della stessa per il diploma ITP o la laurea conseguita entro il 20 luglio (inserimento in seconda fascia).

La pubblicazione dell’ordinanza

Le indicazioni espresse nei giorni scorsi dal Consiglio superiore della pubblica istruzione e dal Consiglio di Stato sono state sostanziali, e il ritardo don cui il ministero sta pubblicando l’ordinanza che darà il via alla possibilità di presentazione delle domande su Istanze Online, fa pensare che si stia mettendo pesantemente mano al testo. Ma fino a quando non ci sarà la riprova concreta, ogni ipotesi è valida.

L’aggiornamento delle Gps coinvolge circa mezzo milione di precari solo per le GPS e quasi un milione di insegnanti precari se si considerano anche le graduatorie interne agli 8.200 istituti scolastici italiani.

La funzione delle Gps

Ricordiamo che le GPS Graduatorie provinciali per le supplenze vengono utilizzate, in subordine alle GAE, per l’attribuzione delle supplenze annuali (al 31/08) e di quelle sino al termine delle attività didattiche (al 30/06) negli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. Per l’a.s. 2022/23 il decreto milleproroghe sancisce che le graduatorie GPS di prima fascia sostegno potranno essere utilizzate per le immissioni in ruolo su posti di sostegno, qualora dovessero esserci ancora posti liberi – in quella provincia – dopo le immissioni in ruolo ordinarie da GaE e concorsi.