Scuola

Stipendi scuola: docenti devono aspettare 35 anni per l’aumento massimo

Il tema della retribuzione insegnanti continua a tenere banco nelle settimane in cui sembra tutto fermo per quel che concerne il rinnovo del contratto scuola. Il tutto si innesta sullo sfondo dell’innovazione non troppo gradita degli incentivi stipendiali correlati alla formazione professionale introdotti dalla riforma del reclutamento docenti.

Sviluppo professionale e benessere

Che gli stipendi dei docenti siano bassi e non soddisfino i diretti interessati è un dato di fatto assodato. Lo conferma il Quaderno Eurydice “Insegnanti in Europa: Carriera, sviluppo professionale e benessere“ che fa il punto sullo stato di soddisfazione degli stipendi degli insegnanti.

Secondo la relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione “stipendi competitivi nel settore educativo sono considerati essenziali per aumentare la qualità della forza lavoro degli insegnanti”.

E’ ormai conclamato che gli insegnanti spesso guadagnano meno di altri lavoratori con un’istruzione di pari livello .

Il livello di soddisfazione

Nel questionario TALIS 2018 gli insegnanti hanno avuto modo di esporre il loro livello di soddisfazione del loro stipendio.

Secondo il sondaggio, gli insegnanti nel complesso, a livello UE, per il 37,8% sono soddisfatti della loro retribuzione, con molti paesi che mostrano percentuali inferiori al 30%.

Sempre secondo la ricerca, meno di un insegnante su dieci sembra essere soddisfatto del proprio stipendio in Islanda e Portogallo. Al contrario, circa il 70% degli insegnanti in Austria e Belgio (Comunità fiamminga) dichiara di essere soddisfatto o molto soddisfatto del proprio stipendio.

In attesa del rinnovo del contratto

La situazione in Italia è ben nota: il rinnovo del contratto non arriva, la progressione stipendiale è lenta, l’aumento dello stipendio è basso rispetto ad altri paesi. Infine, gli insegnanti devono lavorare per 35 anni per raggiungere il massimo dello stipendio, che è circa il 50% in più dello stipendio iniziale.

Quello che emerge, e che spesso si sottovaluta, è che la progressione retributiva non sancisce solo quanto si guadagna, ma anche di quanto tempo ci vuole per progredire. Ecco perchè il nuovo contratto scuola e una riforma adeguata potrebbero intervenire proprio su questo aspetto della struttura retributiva per migliorare il livello di soddisfazione.