Scuola

Abilitazione docenti: 60 Cfu anche prima della laurea magistrale

Il ministro Bianchi difende a spada tratta la riforma sul reclutamento insegnanti. Non potrebbe essere altrimenti, considerato chela riforma è stata appena approvata sotto forma di decreto e oggetto di numerosissime critiche, soprattutto per la modalità con cui l’approvazione è arrivata, ma anche per i contenuti.

70mila docenti in cattedra entro il 2024

L’efficacia della riforma potrà essere dimostrata soltanto con i fatti. L’obiettivo dichiarato è quello di assumere 70mila docenti entro il 2024. I sindacati, ma anche molte forze politiche, sono scettiche sulla possibilità che questo possa essere attuato.

Bianchi espone le qualità della riforma: “In tutti i Paesi la formazione degli insegnanti è un elemento importantissimo della qualità della scuola. Noi abbiamo stabilito che i 60 crediti si può cominciare ad averli anche prima della laurea magistrale: se un ragazzo ha deciso di fare l’insegnante lo può scegliere già da prima e anche entro la laurea”.

60 crediti per arrivare all’abilitazione

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Timeline su Sky Tg24 ha spiegato il meccanismo dei 60 cfu: “Abbiamo approvato all’unanimità, in Consiglio dei ministri, un intervento importante per la scuola, nel quadro del Pnrr; un percorso chiarissimo per tutti coloro che vogliono diventare insegnanti di scuola secondaria, sia inferiore che superiore: avranno la loro laurea magistrale, poi un percorso all’interno dell’Università di 60 crediti che porterà all’abilitazione, il concorso e l’anno di prova”.

I pregi della riforma

Secondo sindacati e forze politiche, sono molti i pregi della riforma: “È un percorso chiarissimo – ha aggiunto – in cui si dovranno avere, in quei 60 crediti, la competenze specifiche della pedagogia, cioè del come si insegna quella materia specifica e vi sarà anche una parte dedicata al tirocinio in classe accompagnati da dei tutor. La seconda cosa importantissima – ha aggiunto – abbiamo messo una grandissima enfasi sulla formazione degli insegnanti, che già sono in aula, su tutta la parte digitale, che non vuol dire solo saper usare gli strumenti digitali ma anche educare i nostri ragazzi a un uso responsabile e critico degli strumenti digitali. E tanta formazione incentivata per quanto riguarda la capacità di progettare la nuova didattica”.

Obiettivo raggiungibile

L’obiettivo finale è ambizioso ma secondo Bianchi assolutamente raggiungibile: “i concorsi annuali, entro il 2024 siamo impegnati ad assumere i 70mila insegnanti in più”, e bisogna aggiungere che i “60 crediti si possono cominciare ad accumulare anche prima della laurea magistrale”. “Non è un percorso a ostacoli – ha concluso – ma un percorso formativo chiaro”.