Scuola

Calcolo servizio pre-ruolo: risarcimento di 4200€ per gli anni di supplenza

Nuova sentenza favorevole a un docente precario da parte di un Tribunale che condanna il ministero a risarcire i servizi di supplenza non riconosciuti. Un’ennesima sentenza che, come vedremo a fine articolo, sta cominciando a pesare non poco sui bilanci dello stato. La condanna nei confronti dello Stato in questo caso si riferisce al mancato riconoscimento integralmente dei servizi di supplenza, precedenti all’immissione in ruolo, del personale scolastico.

Prassi ingiusta: la sentenza del Tribunale

Una prassi ricorrente negli anni che viene riconosciuta come ingiusta da parte del Tribunale di Sassari, che dà torto al ministero e impone di risarcire il docente ricorrente.

A emettere le sentenza il Tribunale di Sassari, sezione Lavoro, secondo cui è sbagliato applicare i limiti di valutazione “in base ai criteri di cui all’art. 485 d.lgs. n° 297/94, in violazione della direttiva CE 1999/70”.

“La sentenza emessa in terra sarda – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – conferma ancora una volta che si possono recuperare gli anni svolti da precario anni fa, ma che non vi è alcuna differenza tra il servizio prestato come precario e quello svolto quando si è successivamente entrati in ruolo. Va considerato allo stesso modo, con conseguente risarcimento per l’avere sottratto una somma non indifferente dalla busta paga per anni e anche l’adeguamento derivante dalla collocazione di una nuova fascia stipendiale superiore. Invitiamo chi non l’avesse fatto a presentare ricorso con Anief, previa verifica della somma da recuperare tramite il calcolatore online messo a disposizione gratuitamente a tutti sempre dal nostro sindacato”.

Risarcimento di oltre 4mila euro

La sentenza è stata emessa nei confronti di una insegnante assunta a tempo indeterminato nel 2010. Il giudice ha dichiarato “il diritto della ricorrente alla integrale valutazione del servizio postruolo ai fini della progressione stipendiale corrispondente, sulla base del CCNL Comparto scuola applicabile ratione temporis” e condannato “il MIUR, in persona del Ministro pro tempore, a corrispondere alla ricorrente la somma di € 4.279,56, oltre interessi dalle singole maturazioni al saldo”.

Come detto queste sentenze stanno iniziando a pesare sui conti dello Stato: troppi contenziosi con il MIUR soccombente, e carenza di risorse, costringono al giudizio di ottemperanza e alla compensazione delle spese.