Scuola

Nuovo decreto covid Green Pass lavoro: le novità da aprile e da maggio

Il Governo con la conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza ufficializza i percorso di allentamento delle misure che sancisce la fine dello stato di emergenza legato alla pandemi. Le parole di Draghi lasciano trasparire prudenza ma anche ottimismo circa ‘evoluzione futura della pandemia, con il premier che parla molto spesso al passato del Covid, come se fosse già un capitolo chiuso.

Riaprire ma con prudenza

Di fatto non lo è, e il fatto che le restrizioni saranno allentate progressivamente e non completamente testimonia che il Governo vuole riaprire ma senza rischiare di dover poi fare marcia indietro. Le novità maggiori riguardano il Green pass sui luoghi di lavoro e nei luoghi pubblici.

Il 31 marzo cessa lo stato di emergenza, dal giorno dopo decade il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo. Prenderanno il loro posto un’unità operativa ad hoc che resterò in carica fino a fine anno e che costituirà un periodo transitorio che poi trasferirà tutte le competenze al ministero della salute.

Addio al Green Pass

Addio al sistema dei colori delle regioni. Addio anche al Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. Per loro niente più sospensione in caso di mancata vaccinazione, ma resta la multa.

Per gli over 50 sui luoghi di lavoro andrà bene il green pass base. Niente più green pass sui bus e sui mezzi di trasporto pubblico locale. Ma permane l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Addio Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Niente Green Pass per i ristoranti all’aperto.

Niente più limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi. Servirà però il green pass base.

Cosa cambia da maggio

Addio quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati. Resta l’obbligo di autoisolamento per chi ha contratto il virus. Chi ha avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’ autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2.

Il secondo step scatta dal primo maggio, quando decadrà l’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso (ma non per gli stranieri), centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l’obbligo delle mascherine al chiuso, anche a scuola.

L’obbligo vaccinale

Dal 15 giugno stop obbligo vaccinale come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Non decade l’obbligo per personale sanitario e Rsa.

Le novità per la scuola riguardano l’addio, dal primo aprile, alla quarantena da contatto. La dad quindi varrà solo per chi è positivo. In tutte le scuole (compresi nidi e infanzia) anche con almeno quattro casi di positività tra gli alunni di una classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine (alle materne solo i prof).