Scuola

Sciopero scuola 25 marzo 2022: rinnovo contratto ma non solo

Proclamato per il settore scuola, uno sciopero nazionale per l’intera giornata di 25 marzo 2022. Lo sciopero è stato proclamato da ANIEF, SISA, FLC CGIL per tutto il personale dirigente, docente, educativo ed Ata. Lo conferma in una nota il ministero dell’istruzione.

Chi partecipa allo sciopero

Lo sciopero prevede per l’intera giornata del 25 marzo 2022 questo tipo di agitazioni:

  • SISA – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente: per tutto il personale docente, dirigente ed ata, di ruolo e precario, in Italia e all’estero;
  • ANIEF –  per tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo indeterminato e determinato, delle istituzioni scolastiche ed educative;
  • FLC CGIL – tutto il personale del comparto istruzione e ricerca e dell’area della dirigenza.

Le motivazioni Anief

Marcello Pacifico, leader Anief, ha spiegato le motivazioni dello sciopero del prossimo 25 marzo: “Vogliamo che si vada a sbloccare il contratto fermo da 3 anni. Con l’aumento attuale del costo della vita – abbiamo calcolato più di 6 punti percentuali – per non parlare di ciò che sta avvenendo a causa della guerra, speriamo non si rinvii più. Il primo motivo è quindi spingere il governo ad aprire le trattative per il rinnovo del contratto”.

Le motivazioni Flc Cgil

Anche Flc Cgil annuncia per venerdì 25 marzo lo sciopero che riguarda il mondo dell’Istruzione e della Ricerca. Il mondo della scuola scenderà in piazza per il clima e contro la guerra. “La tragica invasione dell’Ucraina, le cui indicibili conseguenze rischiano di tracimare in una escalation bellica senza ritorno, rende ancora più manifesta e improrogabile la necessità di una transizione ecologica verso un modello di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile. Alla minaccia di una guerra mondiale, infatti, si assomma una vera e propria “guerra climatica”, già in corso, per accaparrarsi materie prime e fonti di energia. La crisi e la dipendenza energetica si combattono massimizzando l’uso delle fonti rinnovabili e non riaprendo inquinanti ed obsolete centrali a carbone. Per questo, accogliendo l’appello di Fridays For Future Italia, partecipiamo convintamente allo Sciopero Globale per il Clima #PeopleNotProfit del prossimo 25 marzo, portando al centro della mobilitazione anche i temi della pace e del disarmo. L’immediato cessate il fuoco per garantire corridoi umanitari e la riapertura dei canali diplomatici è l’unica strada per evitare una folle corsa al riarmo ed una escalation militare dalle conseguenze disastrose; occorre piuttosto fornire aiuto concreto ai profughi, proteggere i civili, contribuire all’accoglienza in Europa e in Italia cominciando a garantire al più presto ogni forma di integrazione scolastica e di supporto agli studenti universitari, delle Accademie e dei Conservatori provenienti dai paesi coinvolti nel conflitto. Riteniamo più che mai indispensabile in questo momento scegliere e anteporre le armi della critica alla critica delle armi“.

Dunque per l’intera giornata del 25 marzo 2022 è proclamato lo sciopero di tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca” e dell’Area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali.