Graduatorie, Gps e supplenze

Gps supplenze: slittamento di un anno blocca 700 mila precari

Si fa sempre più serrato il dibattito politico attorno all’aggiornamento delle Gps nel 2022, tema che sta molto a cuore in ottica tutela dei diritti dei precari. Superata l’iniziale resistenza del Ministero, che avrebbe preferito rimandare il tutto al 2023, resta ora da studiare la formula per ufficializzare la procedura mediante la proroga del regolamento attuale, in attesa di quello aggiornato. Lo slittamento di un anno bloccherebbe 700 mila precari,

Il pasticcio del milleproroghe

Le forze politiche, dopo il pasticcio dei giorni scorsi che ha portato alla bocciatura di un emendamento ad hoc, proprio quando si pensava fosse tutto risolto, stanno ora unendo le forze per arrivare a un esito positivo.

“La Lega, con un emendamento al prossimo decreto, riproverà a consentire a circa 700.000 insegnanti di poter aggiornare, cambiare sede o potersi inserire per la prima volta nelle graduatorie provinciali per le supplenze. Con l’auspicio che questa volta tutte le forze politiche si uniscano per il bene dei lavoratori precari. Un loro diritto, non un privilegio“. Lo scrive su Facebook Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione.

700mila in bilico

Unità d’intenti dimostrata anche dai pentastellati: “Nelle ultime ore – scrivono i senatori del M5S – sono sono arrivati segnali di forte preoccupazione dalla comunità scolastica sull’aggiornamento e il rinnovo delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). In accordo con i colleghi della commissione Istruzione della Camera, dove il tema è già stato discusso, abbiamo depositato in Senato un emendamento al decreto Sostegni-ter grazie al quale si potranno aggiornare e rinnovare subito, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, le graduatorie provinciali per le supplenze. Il tutto a tutela di centinaia di migliaia di docenti precari e di giovani laureati, senza escludere nessuno”.

Riformulazione di un emendamento al Milleproroghe

La Lega aveva annunciato un emendamento ad hoc: “La riformulazione di un emendamento al Milleproroghe, che avevo personalmente concordato con il ministro dell’Istruzione, prevedeva che non ci fossero ritardi anche se non dovesse concludersi in tempo l’iter del nuovo regolamento“, spiega il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione commissione Cultura a palazzo Madama. “Come annunciato, abbiamo depositato l’emendamento al decreto Sostegni ter che garantisce già quest’anno l’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze e apprendiamo con soddisfazione che la stessa cosa ha fatto il Movimento 5 Stelle”.

Rivedere tutto il meccanismo

Poi sottolinea come sia “a buon punto il dialogo affinché anche il Pd sia della partita. Sembrano quindi concretizzarsi le condizioni per superare l’impasse verificatasi alla Camera che, non dovesse concludersi in tempo l’iter del nuovo regolamento, costerebbe lo slittamento di un anno dell’aggiornamento a oltre 700 mila docenti”.

Anche il PD conferma l’unità d’intenti: “Abbiamo lavorato e stiamo lavorando anche in queste ore per una soluzione che unisca e che garantisca l’aggiornamento delle graduatorie e un buon funzionamento di tutto il meccanismo. Pensiamo che nel decreto sostegni si possa trovare il modo migliore condiviso da tutti. Con un po’ di buona volontà e senza avere il bisogno di far emergere questo o quell’altro protagonismo”, ha sottolineato il capogruppo Pd in commissione Istruzione Senato Roberto Rampi.