Scuola

Calendario concorso ordinario scuola secondaria: scoppia la bufera sulle date

L’annuncio, finalmente dopo due anni dal bando iniziale, del calendario del concorso ordinario per la scuola secondaria sembrava una buona notizia, ma i tempi con cui è stata data comunicazione dell‘attuazione del concorso non convincono. Le prove scritte per il Concorso ordinario per il reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della Scuola secondaria di I e di II grado – secondo quanto comunicato in Gazzetta Ufficiale dal ministero dell’Istruzione – si svolgeranno nei giorni 14, 15, 16, 17, 18, 21, 22, 23, 24, 25, 28, 29, 30, 31 marzo e 1, 4, 5, 6, 7, 8, 11, 12, 13 aprile 2022.

Le comunicazioni degli Usr

Per conoscere il proprio calendario con le prove e la sede, bisogna fare riferimento agli Usr. Infatti le prove saranno sostenute nella Regione per la quale le candidate e i candidati hanno presentato domanda di partecipazione, e nelle sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali competenti per territorio. Le classi di concorso non calendarizzate saranno oggetto di successive comunicazioni.

Troppo poco un solo mese di anticipo

Le tempistiche però fanno scoppiare una vera e propria bufera, perchè sono considerate troppo ravvicinate rispetto all’annuncio. Le maggiori critiche arrivano da Sinistra Italiana tramite il responsabile Scuola, Giuseppe Buondonno: “È veramente scandaloso che, dopo due anni di attesa, il Ministero dell’Istruzione faccia uscire il calendario delle prove con solo un mese di anticipo. In moltissimi casi stiamo parlando, per giunta, di docenti impegnati in supplenze brevi (che, detto per inciso, non vengono pagati da dicembre). Viene da pensare che il governo consideri la legittima aspirazione ad un lavoro stabile, come un capriccio o una corsa a ostacoli. Quando si tratta, invece, di una risorsa indispensabile per la scuola”.

Tempi inadeguati per la preparazione

Insomma secondo SI i candidati non avranno tempo sufficiente per prepararsi adeguatamente al concorso, dando per scontato che non è pensabile che in questi due anni i candidati stessi si siano preparati costantemente in attesa di un annuncio di concorso che non arrivava mai.