Nuove regole covid scuola: le decisioni di oggi, cosa cambia
E’ il giorno delle nuove regole quarantena scuola con il governo che comunicherà a breve le modifiche al protocollo Covid per alleggerire e semplificare tutta la procedura. Il punto cardine attorno al quale dovrebbe ruotare tutte le modifiche dovrebbe essere la riduzione della Dad a 5 giorni. Ma in generale l’intenzione è quella di semplificare le regole per la scuola, eliminando le differenze tra i vari gradi d’istruzione.
Eccezioni per infanzia e primaria
Non potrà però essere uniformata al resto della scuola quella dell’infanzia e quella primaria. Soprattutto per quella dell’infanzia, c’è il vincolo dell’assenza i vaccinati e dell’uso delle mascherine, che impone prudenza.
Inizialmente gli alunni andranno tutti in Dad dopo il secondo caso, ma per 5 giorni. In un secondo momento, scatterò l’allineamento a medie e superiori. Ma c’è ancora da discutere sulla distinzione tra vaccinati e non. Proprio i vaccinati, in caso di contagio, potranno finire in Dad, con la possibilità però di fare il tampone già dopo 5 giorni di isolamento e non più dopo 10. In questo modo si otterrebbe il risultato di dimezzare la durata della didattica a distanza.
Certificato del pediatra o del medico di base
Per gli studenti positivi, obbligo di presentazione del certificato del pediatra o del medico di base per attestare la loro guarigione.
Il Governo è orientato anche a sospendere l’attività didattica in presenza per le classi con casi di positivi, ma solo per 5 giorni e non più 10.
Il Consiglio dei Ministri non si occuperò ovviamente solo della scuola, ma in generale delle regole per tutti gli italiani. Dovrebbe essere prorogato l’obbligo delle mascherine all’aperto e della chiusura delle discoteche per altri dieci giorni, quindi fino al 10 febbraio.
Addio al sistema dei colori
Previsto anche l’addio al sistema a colori. Farà eccezione la zona rossa, anche se diventa difficile per qualche regione entrarvi.
Infine, l’art. 30 comma 2 prevede che l’accesso gratuito ai test antigenici rapidi, già previsto per la popolazione scolastica delle scuole secondarie di I e II grado posta in autosorveglianza, si applichi anche alla popolazione scolastica delle scuole primarie.