Scuola

Proroga organico Covid docenti e Ata: ecco perchè molti contratti non sono stati ancora rinnovati

Siamo quasi a metà gennaio ma l’organico Covid docenti e Ata non è stato ancora interamente rinnovato. Colpa di una confusione derivante dalla comunicazione del ministero nei confronti delle scuole nel momento in cui sono stati messi a disposizione i fondi.

Contratti Covid per docenti e ATa

Le supplenze relative all’anno scolastico 2021/22, che riguardano i contratti Covid per docenti e ATA, sono state prorogate fino al 31 marzo 2022 per tutti con la Legge di Bilancio. Il Ministero ha anche assicurato che sarebbero stati poi trovati ulteriori fondi per consentire a tutto l’organico di restare in carica fino a fine anno scolastico.

Dunque la proroga al 31 marzo 2022 è valida per tutti coloro i quali rientravano nell’organico covid ata e docenti fino al 3o dicembre. Il timore da parte di alcune scuole che non ci fossero fondi sufficienti per tutti, o che dovessero procedere a una scelta, sta causando ritardi nel rinnovo di alcuni contratti.

La protesta dei sindacati

Una situazione che ha reso necessario l’intervento dei sindacati. UIL aveva chiarito che “La citata disposizione va, a nostro avviso, applicata nel senso che tutti i contratti in essere vanno prorogati, indifferentemente per docenti e ATA, con l’unico limite delle risorse finanziarie disponibili. Al momento, la proroga, va disposta sino al 31 marzo, con decorrenza 31 dicembre 2021, per poi essere ulteriormente prorogata sino al termine delle lezioni. Per quanto sopra, trattandosi, peraltro, di misura disposta per contenere l’emergenza epidemiologica in atto, non riteniamo possa esercitarsi da parte del Dirigente Scolastico un potere discrezionale di scelta (facere/non facere), visto il prevalente interesse pubblico della tutela della salute, sia dei dipendenti che degli studenti frequentanti la scuola, che il Parlamento ha inteso tutelare. I destinatari della disposizione risultano esattamente individuati nei titolari dei contratti di lavoro scaduti.”

Tesi supportata anche da FLCGIL: “La Direzione per le risorse umane e finanziarie ci ha confermato che non sussistono problemi di copertura per detti contratti, anche se le scuole non hanno ancora ricevuto la puntuale ripartizione delle nuove risorse.”