Scuola

Ritorno a scuola Campania: si torna subito in aula? Ricorso del Governo

Il ritorno a scuola in Campania si tinge sempre più di incertezza. All’ordinanza del governatore De Luca, che per il momento lascia le scuole chiuse fino a fine gennaio, fa seguito come preannunciato nei giorni scorsi da parte del governo un ricorso per la loro immediata riapertura, in line con quanto sta avvenendo nel resto d’Italia dove i ragazzi sono tornati alla didattica in presenza.

Ricorso contro l’ordinanza di De Luca

L’Avvocatura Distrettuale dello Stato, quella della sede di Napoli, ha presentato ricorso presso il Tar della Campania contro l’ordinanza. I ricorrenti sono la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Salute. Il ricorso è stato depositato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri dell’Istruzione e della Salute. Sabato scorso il Giudice ha chiesto alla Regione Campania di depositare, entro e non oltre le 11 di oggi, “…atti pertinenti e rilevanti a presupposto dell’ordinanza…”.

Nei prossimi giorni si capirà se anche in Campania gli studenti rientreranno a scuola con la didattica in presenza o se seguiranno le indicazioni dell’ordinanza, fino a fine gennaio.

Bianchi ottimista

Nel frattempo il ministro Bianchi è soddisfatto del ritorno alla normalità della scuola italiana, che secondo il Governo garantisce massima sicurezza al personale scolastico e agli studenti stessi:

Sono rientrati la maggior parte degli studenti e dei professori. Stiamo monitorando attentamente la situazione e nel primo pomeriggio avremo i dati. Il dato evidente è che è ripresa la scuola”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Pochi docenti sospesi

Inevitabilmente le eventuali conseguenze del ritorno in classe e il completo ritorno alla normalità potrà essere verificato solo nei prossimi giorni, con eventuali casi di contagio che potrebbero lasciare a casa studenti o intere classi, o eventuali aumenti ulteriori dei contagi stessi. Per il momento la situazione, secondo Bianchi, è sotto controllo: “I docenti sospesi perché no vax sono un numero estremamente limitato, sono sotto l’1% sia dei docenti che del personale Ata. I dati degli assenti per malattia per ora sono molto contenuti ed in linea con gli anni passati. A gennaio c’è il picco delle assenze. Noi per far fronte a questo abbiamo rinnovato i contratti per i potenziamenti, i cosiddetti docenti Covid, abbiamo messo 400 milioni”.

Bianchi spiega le motivazioni del Governo: “Aveva senso aprire subito la scuola. Non si può giustificare che tutto è aperto e l’unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura”.

Gli investimenti

Bianchi va poi nello specifico degli interventi: “Nel dl del 22 marzo 2021, il cosiddetto dl Sostegni, abbiamo dato risorse specificamente indicate per gli impianti di areazione, ma poi sta a loro sulla base dell’autonomia. Noi abbiamo dato quelle risorse direttamente alle scuole, poi è loro responsabilità usarle in base alle loro esigenze rispettive”.