Concorso personale Ata 2022: rivoluzione nel modo di essere assunti?
In futuro le assunzioni del Personale ATA potrebbero avvenire, come per i docenti, tramite concorsi. Ciclicamente l’argomento torna di moda e lo fa prepotentemente in questi giorni in seguito alla pubblicazione della relazione alla legge di Bilancio che bolla il personale delle segreterie come “inadeguato”. Per questo, si ripropone il tema della necessità di modificare e modalità di reclutamento degli assistenti amministrativi. Lo chiede Anquap.
Supporto inadeguato
“Il Dirigente Scolastico non riceve un idoneo supporto, sul piano giuridico, da parte dell’apparato amministrativo posto alle sue dipendenze” e “il supporto fornito dal personale di segreteria risulta spesso non adeguato”: nascono da queste parole le polemiche e le critiche nei confronti della relazione alla Legge di Bilancio 2022. Sarebbero stati “offesi 55 mila lavoratori della scuola“, afferma Giorgio Germani, presidente Anquap.
Coglie però l’occasione per ridiscutere le modalità di reclutamento degli assistenti amministrativi, gravati da compiti sempre più articolati nelle segreterie scolastiche: “Non possiamo reclutarli dalle graduatorie provinciali permanenti spesso dai ruoli dei collaboratori scolastici, ai quali dobbiamo dare una possibilità di crescita, ma bisogna fare i concorsi per esami. E poi bisogna verificare in queste persone l’attitudine a fare questo lavoro, perché altrimenti è ovvio che la segreteria va in sofferenza“.
Concorsi per titoli ed esami
A conferma della situazione, la proclamazione dello stato di agitazione di Anquap e Aida Scuole – in collaborazione con il Movimento Nazionale Direttori SGA. Le richieste sono, relativamente ai contenuti del PNRR, inerenti la revisione del reclutamento anche del personale ATA, prevedendo concorsi per titoli ed esami.
Al momento per essere assunti in ruolo come ATA non è previsto alcun concorso o selezione: è sufficiente l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia, aggiornate ogni tre anni. Poi serve vantare un servizio di 24 mesi, ovvero 23 mesi e 16 giorni, che consente di passare alla prima fascia, detta dei 24 mesi, tramite un concorso annuale. Il bando generalmente viene emanato a marzo. Le graduatorie che ne derivano, per scorrimento, danno origine alle assunzioni. Questo significa che sono sufficienti titoli di studio e di servizio senza un concorso per esami, al contrario dei Dsga.
Se posso permttermi di essere polemica, lo scorrimento delle graduatorie per soli garantisce che ci sia un minimo di trasparenza, contrariamente alla maggiorparte dei concorsi in ambito pubblico, soprattutto negli enti locali dove i concorsi sono diventati ormai una farsa per assunzioni fatte ad personam. Trovoinoltre che l’organico Ata non sia impreparato. Semmai è oberato perche sottonumeirco rispetto alle reali esigenze di personale. Si pensasse invece a rendere attiva la figura virtuale del coordinatore amministrativo e ad aumentare l’organico invece di parlare della mancanza, presunta, di compenze degli assistenti amministrativi.
Bravissima. Condivido la tua analisi e le tue proposte, ed aggiungo che se si parla di inadeguatezza all’incarico assegnato, ritengo di poterci mettere dentro lo stesso argomento moltissimi dirigenti scolastici.
Certo che si troveranno delle persone dopo 15 anni di attesa in graduatoria per fare una supplenza a una certa età e poi non c’è più equità . Questa polemica di cambiamento significa che qualcuno non ha voglia di stare in riga .questa rivoluzione del sistema per favorire forse chi Sa? qualcuno Meno giovane dopo anni di attesa e burocrazia di rinnovo graduatoria e che si avvicina con i requisiti giustamente ad entrare in graduatoria 24 mesi o di ruolo si trova un muro di concorso ingiusto
Condivido pienamente. I concorsi lo sappiamo tutti non consentono affatto la selezione dei migliori ma quella degli amici degli amici o peggio dei paganti. Fare concorsi per titoli ed esami equivale a togliere le speranze ai più deboli della società che spesso sono anche i migliori perché abituati a soffrire per raggiungere i propri obiettivi. Piuttosto pensiamo a incrementare e garantire la formazione a quelli che lavorano a tempo determinato, visto che spesso vengono boicottati dai dipendenti e non riescono spesso ad integrarsi negli uffici
L’accesso ai profili ATA deve rimanere così com’è, senza alcun tipo di stravolgimento. Sappiamo bene i concorsi per esami come funzionano. Piuttosto sarebbe giunto il momento di introdurre la figura del Coordinatore Amministrativo, prevista al momento solo su carta ma non nella sostanza.
Gli strumenti per selezionare il personale ATA ci sarebbe già, basta non fargli superare il periodo di prova se non è idoneo.
La Scuola rimane ancora l’unico ente pubblico dove si entra per titoli e scorrimento graduatorie . IL Problema è un altro: il Miur ha aumentato i requisiti di accesso ai profili ATA ma rimanendo lo stesso livello di inquadramento di 30 anni fa ……un misero 3 livello per i collaboratori e un IV livello funzionale per gli AA e AT …… e vuole adesso gente competente casomai con diploma e laurea ma pagandolo miseramente con un livello funzionale dove ci vuole la scuola media. Altro punto gli organici sottodimensionati e sempre piu lavoro alle segreterie e ai tecnici per le nuove tecnologie informatiche , nessuna formazione e/o aggiornamento, e dulcis in fundo la mancanza di una progressione di carriera verticale che sfoci nell’area C di coordinamento per gli AA e ITP per i tecnici.
Non sono per niente d ‘accordo che uno non può entrare in graduatoria perché doveva farlo prima e poi che bisogna avere un titolo di studio e uno può avere un lavoro ma rimanere in graduatoria.
Non sono d’accordo. Credo che la procedura finora adottata vada bene, piuttosto suggerisco formazione e un mese di prova per verificarne l’idoneità alla mansione e più assunzioni. Inoltre non
sarebbe giusto fare un concorso per titoli ed esami per tutte quelle persone che rimediano qualche supplenza. Come al solito in Italia piuttosto che risolvere i problemi si preferisce cambiare procedure.
Sono in graduatoria da più di 25 anni e non sono mai riuscita a lavorare neanche un solo giorno come AA.Mi sono vista passare davanti in graduatoria ogni triennio da nuovi inserimenti e a mio avviso lo trovo ingiusto perché non si è tenuto conto dell’anzianità di iscrizione .Gente con punteggi da capogiro a mio avviso un po’ dubbi mi hannobfatto scivolare in fondo alla graduatoria.Ho lavorato come impiegata in una piccola azienda per 18 anni fino a che la crisi ci ha fatto affondare e quindi siamo stati tutti licenziati…Ma e ovvio che il lavoro prestato in un azienda privata non viene riconosciuto cone eventuale punteggio…Sono molto demoralizzata anche perché ho già 50 anni e non mi è stata data la possibilità di poter lavorare in quest’ambito. Chissà cosa sarà di me…
Bisognerebbe rivedere tutto l apparato :ds e dsga dopo 5 anni di servizio dovrebbero cambiare sede!
Inoltre tutti le scuole con alunni superiore a 700 o 800 dovrebbero avere un ds e dsga. Purtroppo gli accorpamenti e soppressione d istituti hanno portato ad un arricchimento di stipendio ai ds e dsga e un sovraccarico di lavoro al restante personale ata con stipendio bloccato.
Quindi con i concorsi entrerebbero i qualificati? Finitela…… sappiamo a chi finiscono i posti……..Il sistema è sempre stato di mio avviso molto efficiente. Al contrario del fallimento dei concorsi gratta&vinci scolastici di quest’ultimi anni……
Ma di che cosa stiamo parlando che da noi è la segreteria che ancora un po fa il lavoro del dsga e ds, diciamo che se la segreteria non funziona non si va avanti, per non parlare dei supplenti super diplomati che non sanno neanche come accendere un PC i dsga con concorsi che non sanno come funziona il contratto del personale,i docenti che prendono un sacco di soldi per progetti che poi porta avanti la segreteria che a fine anno non viene neanche considerato,con uno stipendio di 20 anni fa fermo .
Ritengo che la protesta dei presidi in merito al mancato supporto giuridico e amministrativo da parte delle segreterie si spiega ,in molti casi, con la loro stessa incompetenza sia normativa che amministrativa, considerata la modalità concorsuale che li recluta, solo apparentemente meritocratica. Se fossero più preparati e meno sponsorizzati da correnti politiche o sindacali sarebbero davvero capaci di dirigere piuttosto che delegare. È evidente che l’idea del concorso nasce dall’esigenza di sistemare gente protetta politicamente che solo attraverso un concorso (di vuoti a perdere) baipasserebbe tutti coloro che ,da anni e con sacrifici ,ed anche titolati , attendono il passaggio . Piuttosto si provveda a formare il personale , ma seriamente, sul campo, affiancandolo nel quotidiano, piuttosto che sperperare soldi a pseudodispensatori di sola teoria. Si prevedano concorsi per i nostri parlamentari, piuttosto , che ,data l’alta carica, dovrebbero sapere fare bene il loro lavoro piuttosto che preoccuparsi di chi quotidianamente deve fare i conti con tagli, ridimensionamenti e stipendi da fame.
Uno dei pochi settori della PA dove si assume senza i sotterfugi delle raccomandazioni, salvo forse casi sporadici, vogliono stravolgendo per sottoporlo ai giochetti dei favoritismi politici!
A proposito dei dsga e entrati per concorso bla bla bla alla fine della fiera quanto conoscono il lavoro e l’organizzazione del lavoro di segreteria? Chi è pronto dal primo anno a risolvere applicazioni di sentenze, ric carriere, progressioni, pensioni rilevazioni, anagrafe studenti, iscrizioni, rilevazioni scioperi, assenze net, rilevazioni assenze, Passweb, graduatorie, supplenze graduatorie interne e chi più ne ha più ne metta!!! Tolto il bilancio e quel che ne deriva ecc ecc…. I dirigenti CHE si lamentano dovrebbero documentarsi e studiare di più non solo didattica e progetti per docenti che poi riversano il lavoro sulla segreteria. È ingiusto stare con l’angoscia durante i giorni festivi per tutto quello che avresti voluto fare ma per mancanza di tempo e di ORGANICO ti barcameni da casa come puoi perché TIENI ALLA TUA PROFESSIONALITA’ acquisita negli anni con tanto sacrificio, dedizione e abnegazione.
Carla
In questo momento la penso un po’ male.
Per il personale ATA iscritto da tanto tempo dare l’opportunità di lavorare. In questo momento se viene assunto un AA fa il suo lavoro se viene assunto un collaboratore fa il suo ,e non si fa a viceversa .ok.(per simpatia o conoscenze).
Non sono d’accordo ,l’esperienza si fa sul campo anno dopo anno, perciò va bene il sistema che si è adottato fino ad oggi
Bando alle chiacchiere, una soluzione ci sarebbe invece di assegnare 2 punti per la laurea specialistica nelle domande di 3 fascia e 24 mesi se ne dovrebbero assegnare molti di più 10 ad esempio e il problema è risolto. Chi ha la laurea è sicuramente in grado di svolgere i compiti di un assistente amministrativo. Vi pare giusta come selezione? Ci sono tantissime persone laureate in economia e giurisprudenza con 110 e lode che se sono fortunate grazie ai posti covid svolgono con dignità il lavoro dei collaboratori scolasticj.