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Proroga Organico Covid Ata, licenziamenti in massa sotto l’albero: rinnovati solo 7800 contratti

Arriva la conferma dei fondi stanziati per l’organico Covid docenti e Ata: il Senato ha posto la fiducia al maximendamento relativo alla legge di bilancio. Il prossimo passaggio è l’approdo del testo alla Camera. Se questo non costituisce una grossa novità rispetto ai fondi stanziati per il rinnovo dei contratti Ata (300 milioni ai docenti, i cui contratti vengono dunque interamente prorogati fino a fine anno scolastico, più 100 milioni per i contratti Ata), la destinazione degli stessi contraddice quanto emerso nelle ultime ore.

Stabilita la distribuzione dei fondi

Infatti leggendo la versione definitiva approvata dai senatori e relativa relazione tecnica, il Governo stanzia 400 milioni di euro per prolungare fino al termine delle lezioni, il personale docente e ATA aggiuntivo connesso all’emergenza covid, ma i 100 milioni Ata non verranno distribuiti tra tutti gli attuali contratti. Vediamo perchè.

Il testo bollinato approvato dal Senato conferma che il fondo destinato a tale operazione è incrementato di 400 milioni. Ma la relazione tecnica alla legge di bilancio, che indica come questi fondi vanno distribuiti, specifica che queste risorse dovranno essere investite in questo modo nei contratti: 18 mila contratti per gli insegnanti e 7800 per il personale ATA.

Licenziamenti in massa inevitabili

Questo contraddice le indicazioni dei sindacati delle ultime ore, che davano per certa una distribuzione diversa dei fondi: si sarebbero dovuti suddividere per tutti i contratti attualmente in essere fino a marzo 2022, in attesa di ulteriori fondi da reperire nei prossimi mesi.

“Ci saranno, ad esempio, 400 milioni per permettere alle scuole di continuare ad avvalersi del personale aggiuntivo assunto a settembre per gestire meglio l’emergenza sanitaria. La misura riguarda sia docenti che Ata. Daremo a breve ai dirigenti scolastici informazioni su come dare continuità a questi contratti in scadenza“. Sono le parole del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, a proposito dell’approvazione della manovra 2022. Questo però significa che circa 14mila dipendenti appartenenti all’organico Covid Ata, subito dopo Natale e prima di fine anno, termineranno il loro contratto e saranno licenziati in massa, non potendo riprendere il loro posto da gennaio. Creando anche grandi difficoltà alle scuole e ai dirigenti scolastici che facevano grande affidamento sul loro apporto.