Scuola

Green pass scuola obbligatorio per studenti: può diventare realtà da gennaio?

Ci sta pensando seriamente il Governo alla possibilità di introdurre il Green Pass scuola obbligatorio per studenti. I sindaci hanno inviato una lettera in cui sollecitano il ministero a prendere questa decisione, i dirigenti scolastici invece prendono le distanze da u provvedimento che sarebbe digerito malvolentieri dalle famiglie, dal momento che costringerebbe al vaccino o al tampone gli studenti dalle elementari fino alle scuole superiori.

Altro che provocazione

Se inizialmente poteva sembrare poco più di una provocazione, adesso pare che il Ministro Bianchi starebbe valutando la proposta, e in caso di aumento dei contagi il green pass scuola obbligatorio per studenti potrebbe diventare da gennaio realtà.

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi prende tempo, e ha riferito al presidente di Ali (l’associazione dei sindaci di centrosinistra e civici), Matteo Ricci, che ne discuterà con il premier Draghi e il ministro della Salute, Roberto Speranza.

La richiesta è stata fatta da un centinaio di primi cittadini – tra i quali i sindaci di Milano, Bologna, Torino, Napoli, Firenze, Bergamo, Brescia e Lecce.

L’appello dei sindaci

“I bambini e i ragazzi vaccinati non possono ritrovarsi in Didattica a distanza a causa dei loro compagni non vaccinati. Bisogna introdurre il Green Pass anche per gli alunni delle elementari, per gli studenti delle medie e delle superiori. Chiediamo al governo e a Draghi di fare subito un provvedimento per adottarlo nelle scuole”, era l’appello di Matteo Ricci.

Il no dei presidi e della politica

I presidi invece ritengono eccessiva questo provvedimento: “Comprendiamo la preoccupazione di chi si trova a dover fronteggiare la quarta ondata che sta investendo in modo particolare la fascia più giovane della popolazione. D’altra parte la scuola necessita di una estrema e doverosa gradualità nell’introduzione di misure che potrebbero comportare una compressione del diritto all’istruzione, pur se determinate da ragione di salute collettiva”, ha detto il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli.

Non è d’accordo Matteo Salvini: “Prima di discriminare anche un solo bambino, di lasciarlo a casa, bisogna andarci molto cauti. Noi stiamo lavorando per garantire scuola, vita e lavoro a tutti e discriminare i bambini, isolarli e chiuderli a casa, non è il mio obiettivo“.

Contraria anche Giorgia Meloni: “No al Green pass per andare a scuola. La proposta lanciata dai sindaci Pd e della sinistra è discriminatoria, inaccettabile e irricevibile”.

Proposta irricevibile

Proposta che non piace nemmeno a Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione: “Irricevibile la proposta di alcuni sindaci, per lo più di sinistra, secondo cui i nostri bambini per potersi recare a scuola in presenza dovrebbero esibire il Green Pass, oppure farsi un tampone ogni 48 ore. Un’idea malsana che non meriterebbe nemmeno un commento se non fosse che vede protagonisti alcuni rappresentanti delle istituzioni. Secondo questi signori, dunque, un bambino non vaccinato dovrebbe rinunciare alla scuola e rimanere a casa. Ipotesi agghiacciante, da respingere immediatamente e con fermezza“.