Ata

Proroga organico Covid Ata 2022: arriva la doccia fredda, licenziamenti in massa

Doccia fredda per i dipendenti della scuola appartenenti all‘organico Ata Covid: il governo non va oltre lo stanziamento di 100 milioni attraverso la presentazione al Senato al maxi-emendamento alla Legge di Bilancio. E 100 milioni sono la metà dei fondi che sarebbero stati necessari per rinnovare fino a giugno 2022 i contratti di tutti gli appartenenti all’organico Covid con contratto in scadenza a dicembre 2021 (tra pochi giorni).

Ci sono fondi solo per 8mila contratti

Il risultato è che potranno essere rinnovati soltanto 8 mila contratti (circa) su circa 22 mila ATA attualmente al 30 dicembre 2021. Restano dunque a casa in 14mila dopo le feste di Natale. Il Governo non è riuscito dunque ad andare oltre i 100 milioni da stanziare per la proroga degli incarichi temporanei del personale ATA della scuola legati all’emergenza Covid. E così la prudenza di cui avevamo parlato nei giorni scorsi, rispetto agli annunci trionfalistici di sindacati e forze politiche circa la certezza del prolungamento dei contratti Covid per tutti gli Ata si è rivelata fondata.

Personale Ata sacrificabile

Al contrario per i docenti i fondi sono già stati stanziati nella Legge di Bilancio senza alcun bisogno di emendamento. La conferma che il personale Ata viene dunque considerato “sacrificabile”, almeno in parte, sconfessando così le esternazioni dei dirigenti scolastica he si sono detto molto preoccupati dalla perdita di forza lavoro. E che in alcuni casi hanno minacciato lo stop al tempo pieno per mancanza di personale.

La relazione tecnica della misura specifica che l’emendamento e lo stanziamento dei nuovi fondi consente di coprire nel periodo da gennaio a giugno 2022 circa 7800 contratti a tempo determinato. Il costo medio mensile lordo è di circa 2.115,65 euro per ogni contratto.

Le possibili soluzioni

Dunque la proroga delle supplenze al termine delle lezioni tanto attesa dal personale ATA Covid e richiesta unitamente da politica e sindacati riguarderà solo meno della metà del personale: 7.800 contratti su circa 30.000. Questo porterà a licenziamenti massicci di personale.

Da capire adesso quali possono essere gli sviluppi e le possibili soluzioni. Una di queste potrebbe essere consentire alle scuole di scegliere il personale Covid in base alle esigenze delle scuole. Si era fatto portavoce di questa proposta Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, in una lettera inviata al ministro Bianchi. Se così fosse, i fondi stanziati per l’organico Covid potrebbero essere utilizzati senza distinzioni tra docenti e ATA.

Docenti confermati

Come detto la disparità di trattamento tra docenti e Ata è evidente: per la proroga dei docenti Covid sono stati stanziati 300 milioni di euro, utili a finanziare circa 18 mila contratti di insegnanti. Ben 200 milioni di euro in più rispetto al personale ATA, che ha anche un numero però di contratti superiore.