Scuola

Obbligo terza dose personale scolastico: non vale la scusa della prenotazione ritardata

L’introduzione dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico va dall’obbligo di immunizzarsi per la prima volta, per chi finora è stato un ‘no-vax’ all’obbligo di sottoporsi alla seconda o terza dose nel caso in cui siano passati i mesi che fanno scadere, secondo legge, la copertura contro il Covid 19.

Corsia preferenziale

La buona notizia è che coloro i quali rientrano nella necessità di sottoporsi a vaccino per obbligo di legge, sia per la prima che per le dosi successive, non dovranno prenotare e fare la fila agli hub. Dunque corsia preferenziale per coloro i quali hanno un obbligo vaccinale, compreso il personale del mondo della scuola.

La conferma arriva da una circolare del commissario straordinario per l’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che già nei giorni scorsi aveva anticipato la volontà del Governo di facilitare la vaccinazione per le categorie di lavoratori obbligati per legge dal 15 dicembre.

Una decisione coerente con la necessità di provvedere prima possibile alla copertura vaccinale della maggior parte della popolazione, e che dovrebbe scongiurare gli equivoci che potrebbero nascere dal 15 dicembre in caso di prenotazione del vaccino ma di immunizzazione ancora non avvenuta.

Chi ha diritto alla priorità

La priorità agli hub vaccinali dunque riguarda non solo sanitari e personale delle Rsa, ma anche docenti e Ata, militari, forze di polizia, soccorso pubblico e comparto amministrativo della sanità. Tutti coloro insomma che sono chiamati a fare obbligatoriamente il vaccino.

Nessuna scusa dunque: l’obbligo scatta dal 15 dicembre e c’è tutto il tempo di provvedere, considerato che chi è chiamato alla vaccinazione è obbligatoria non dovrà fare la fila o prenotarsi, ma avrà accesso diretto all’hub vaccinale.

La circolare del generale Figliuolo specifica infatti che le priorità per la somministrazione delle terze dosi va alle “fasce di popolazione più vulnerabili rispetto alle forme gravi di Covid-19 per età o elevata fragilità”, alle “categorie per le quali la vaccinazione è obbligatoria” e alle “categorie per le quali la vaccinazione è fortemente raccomandata, in particolari familiari e caregiver di soggetti estremamente vulnerabili”.

Anche la chiamata attiva

La circolare spiega che è necessario “garantire per le categorie per le quali la vaccinazione è obbligatoria l’opzione di accesso diretto agli hub vaccinali senza prenotazione e predisporre, ove possibile, linee dedicate, sia per il ciclo primario sia per i richiami”.

“Per tali categorie si autorizza sin d’ora la somministrazione dei richiami a partire dai 18 anni di età, fatto salvo il vincolo temporale dei 5 mesi dalla conclusione del ciclo primario”.

Non solo: il ministero della Salute, tramite il generale Figliuolo, sta sollecitando le Regioni affinchè si provveda alla chiamata attiva per la prenotazione delle terze dosi.