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Rinnovo contratto scuola 2021: in busta paga fino a 104€ in più, per i sindacati non bastano

Il rinnovo contratto scuola 2021 è sempre uno dei temi più delicati che il Governo e il Ministero devono affrontare nell’ambito di una riforma del mondo della scuola che se vuole passare dalla valorizzazione dei docenti, deve anche e soprattutto iniziare da un adeguamento dell’assegno mensile percepito da coloro i quali reggono, di fatto, il mondo dell’istruzione.

Bianchi non si sbilancia

Ne è consapevole il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che però al momento non può sbilanciarsi sulle cifre, nonostante parta da certezze imprescindibili: “In fatto di stipendi dei docenti, sul bilancio corrente stiamo facendo un ragionamento e sarà il Parlamento a dire la sua”.

La trattativa con i sindacati su questo fronte è tutt’altro che semplice: il Ministero spinge affinchè il Governo stanzi fondi sufficienti a portare gli stipendi degli insegnanti a percepire un aumento di almeno 100 euro lorde al mese. Cifra non semplice da raggiungere, ma che paradossalmente, peri sindacati, è assolutamente insufficiente considerato che ormai da tanti anni gli stipendi degli insegnanti non beneficiano di un aumento.

Tutto dipende dalla Legge di Bilancio

In questo senso sarà fondamentale capire quali saranno le cifre che verranno stanziate in Legge di Bilancio. Il Governo parte da una base di 3,7 miliardi che dovrebbero assicurare un incremento lordo di 107 euro. Va tenuto presente però che dagli stanziamenti della manovra andranno esclusi i fondi per pagare l’indennità di vacanza contrattuale (circa 500 milioni). Ecco quindi che il rischio di scendere sotto i 100€ lordi è sempre più concreto, e porterebbe inevitabilmente alle proteste di insegnanti stessi e sindacati. Stando così le cose, l’aumento si attesterebbe su circa 87-90 euro lordi. Una base di partenza sulla quale i sindacati proveranno a giocare al rialzo. Nella cifra è inserito l’elemento perequativo di 11,50 euro.

Ai sindacati non basta

Ma ci sono anche speranze che il governo Draghi riesca a reperire ulteriori fondi, utili a raggiungere i 104 euro richiesti dal ministero. Per raggiungere questo obiettivo, sarebbe importante poter fare affidamento sul fondo per la valorizzazione della professione docente che consentirebbe di aumentare gli stipendi degli insegnanti. In questo senso la riforma dell’Irpef e il taglio del cuneo fiscale consentirebbe di arrivare a un incremento per tutti fino a 100 euro. Ma ai sindacati non basterà.

Leggi anche: Rinnovo contratto scuola: stipendi dimezzati per docenti e Personale Ata

Sergio De Napoli

Sergio De Napoli (giornalista pubblicista tessera n° 12534) email: dottorsport@libero.it Giornalista dal 2007, esperto di tutti i temi che riguardano il mondo della scuola e dell'istruzione. Esperienza pluriennale in redazioni come "Puglia" e "Barisera", mi sono specializzato negli anni sulle tematiche che riguardano il mondo dei docenti e del personale scolastico.

Vedi commenti

  • E' dal 31.12 2018 che il contratto scuola e' scaduto e tra 57 giorni c'e' da rinnovare quello che va dal 1,1,2022 al 31.12. 2023.Vergogna DRAGHI

  • un poliziotto con terza madia guadagna piu' di un insegnante laureato
    vergognatevi

  • Tutto aumenta.......solo il nostro stipendio non aumenta mai,ecco la notizia di poche ore fa.e' che agli operatori socio sanitar.i verra' dato un aumento. E a noi.????????.SI ASPETTA E SI SPERA,BUONA SERATA A TUTTI I DOCENTI

  • Tre anni a lanciare proclami su tutti i social e media : rinnovo del contratto e cifre , voci rassicuranti, voci contrastanti; l’opinione pubblica che da tre anni sente questa pagliacciata pensa che ogni tre per due venga fatto un aumento agli insegnanti. È ora di finirla: sono tre anni che ne parlate e non siete stati in grado di provvedere ad un rinnovo contrattuale decoroso; una volta è colpa del governo , una volta dei sindacati .Basta! Vergognatevi! Non meritate il posto che avete!

  • Temo che in Italia laurearsi e vincere i concorsi sia uno svantaggio e non un vantaggio . Tra poco non si riuscirà più a trovare docenti per alcune classi di concorso poiché con questi stipendi al Nord non si arriva a fine mese .

  • Vergogna, il comparto ecuola è bistrattato, è vero un docente laureato, dopo 5 anni di università, concorsi, abilitazioni varie, de entra il ruolo dopo anni e anni di supplenze e passaggi di graduatorie, prende meno di un poliziotto con la terza media, e se è single e deve pagare un affitto o un mutuo fa la fame al nord, ma anche al sud.. ormai

  • Se al di là dei proclami i ministri che si susseguono non hanno la capacità di reclamare ed ottenere la giusta retribuzione per gli insegnanti mi viene da pensare che la loro nomina non avvenga a caso. Coppe quando la briscola è bastoni ....

  • Vergognarsi è il minimo che possiamo dirli , per non parlare che dobbiamo aspettare 24 mesi per avere i nostri soldi (buonuscita) ma noi non siamo come tutti gli altri lavoratori …………

  • Questo è uno stato che coscientemente tiene in ostaggio il mondo della scuola con i suoi lavoratori. Tutti promossi, nessuno bocciato altrimenti lo devi ampiamente giustificare, poiché non basta dire che non studia o si comporta male: è sufficiente che si faccia vedere ogni tanto. lo stipendio riconosciuto a un docente è semplicemente vergognoso e ad ogni tornata contrattuale, quasi mai puntuale, vengono accordati pochi spiccioli da quegli ignoranti che con pochi voti riescono ad esseri eletti e se ne fottono di tutti gli altri.

  • Purtroppo si parla tanto da anni della scuola, promesse ecc. ma la domanda che faccio e a cui mi piacerebbe avere una risposta non sol per me ma per tutta la categoria. Da cosa dipende lo scarso potere contrattuale che riguarda la scuola, si dice che non ci sono soldi (il governo) mentre per un reddito di cittadinanza, risultato fallimentare, si sono investiti 10 miliardi di euro.

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