Scuola

Tfa sostegno 2021: numero programmato illegittimo, via ai ricorsi

Il mondo del sostegno, nella scuola, risulta ancora troppo caratterizzato dalla supplentite, in molti casi anche affidata a insegnanti non specializzati. I numeri forniti dal ministero dell’Istruzione relativi a quest’anno scolastico non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni: ad oggi risultano 172.110 posti di sostegno e tra questi ben 65.940 sono “posti di sostegno in deroga”.

Meccanismo imperfetto

I sindacati in questo senso vigilano, e il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico sottolinea come non si spieghi la decisione delle Università di “tarare il numero programmato dei corsi specializzanti nel sostegno, tramite la frequenza dei Tfa, sulla base delle disponibilità degli Atenei e non invece al numero di insegnanti già specializzati nelle nostre scuole“, quindi in riferimento alle effettive necessità delle scuole.

Secondo il sindacato, che ha già vinto un ricorso in questo senso, il numero programmato è illegittimo perché non corrispondente al fabbisogno della scuola italiana ed alla salvaguarda del diritto all’inclusione di tutti gli studenti italiani.

Via ai ricorsi

E ricorsi si prevedono anche quest’anno, contro l’esclusione dai corsi di Tfa sostegno a causa della mancata inclusione nel bando di selezione di un numero adeguato di posti sulla base dalle effettive esigenze territoriali.

“Ancora una volta quest’anno, nonostante le 15mila immissioni in ruolo, più di 60mila insegnanti italiani insegnano su posti di sostegno senza la specializzazione“, ricorda il leader del sindacato ed “ecco perché noi riteniamo assolutamente illegittimo il numero programmato”.

Il sindacalista autonomo ha invitato “tutti i candidati che stanno partecipando all’ultimo ciclo del TFA sostegno, qualora risultino esclusi, di impugnare il decreto ed aderire al ricorso con Anief per incrementare il numero dei posti ed essere ammessi poi alla frequenza per conseguire la specializzazione. Per noi è importante ma soprattutto è importante per gli alunni”.

I numeri del Ministero

I posti istituiti per l’a.s. 2021/2022 sono 684.317 per le cattedre comuni e 172.110 di sostegno. Entrambe le quantità comprendono sia l’organico dell’autonomia, sia l’adeguamento di detto organico alle situazioni di fatto: quindi, per il sostegno sono compresi anche i posti in deroga e lo stesso Ministero specifica che si tratta di numeri in via di aggiornamento da parte degli Uffici periferici.

Ancora l’amministrazione centrale ha spiegato che dei circa 684mila posti comuni, 14.142 sono “posti per l’adeguamento”, mentre, dei 172.110 posti di sostegno, 65.940 sono “posti di sostegno in deroga”. A queste cattedre, il ministero quest’anno ha aggiunto quelle temporanee, non più annuali, dell’organico cosiddetto Covid, derivanti dall’art. 231- bis del D.L. 34/2020, l’art. 58, comma 4-ter, del D.L. 73/2021 (cd. decreto “Sostegni bis”), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106: si tratta di supplenze – finalizzate al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia – che dalla data di presa di servizio si prolungheranno fino al 30 dicembre 2021. Il numero totale ammonta a circa 44mila posti, una parte di quali però andranno assegnati al personale Ata.

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