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Green Pass scuola: Ata affiancheranno dirigenti nei controlli quotidiani

In attesa di capire se ci sono margini per i ricorsi che puntano all’abolizione del Green Pass, i Dirigenti Scolastici sono alle prese con l’organizzazione dei controlli che dal primo settembre dovranno essere quotidiani per verificare, all’entrata a scuola, che docenti e personale Ata siano in possesso del green pass.

In attesa del vaccino obbligatorio per gli over 40

La notizia che il ministro Sileri punta al vaccino obbligatorio per gli over 40 (o almeno per gli over 50) a partire dal 15 settembre nel caso in cui non si sia raggiunta la vaccinazione di almeno l’80% della popolazione, rende difficile ipotizzare che sia spazio per un passo indietro circa il Green Pass. Che a questo punto costituisce una misura se possibile più morbida, considerato che lascia la possibilità di sottoporsi a tampone (a pagamento) ogni 48 ore.

I dirigenti scolastici potranno avvalersi dell’aiuto del personale ata per i controlli.

La procedura andrà ripetuta inevitabilmente ogni giorno, considerato che i green pass non recano alcuna data di fine validità della carta verde stessa. Infatti il numero di giorni di validità che si leggono nel pdf (o nella stampa cartacea) del green pass non garantiscono l’originalità del dato. Infatti solo il codice QR, firmato digitalmente, è esente da falsificazione.

Perchè i controlli dovranno essere quotidiani

Le deduzioni sono semplici: il Dirigente Scolastico o chi per lui non ha modo di sapere fino a quando varrà il Green Pass di ogni dipendente, cosa che avrebbe potuto consentire una calendarizzazione dei controlli. Quindi l’unico modo per accertarsi che ogni dipendente è in regola è procedere ogni giorno al controllo digitale.

Va considerato che in ogni caso, il Ministero ha previsto l’obbligo di un registro come atto interno dove i delegati dovranno annotare l’avvenuto controllo, quotidianamente.

La routine ogni giorno

Quindi ogni dirigente dovrebbe assolvere alla seguente procedura:

Tenere un registro da aggiornare quotidianamente con la cronologia delle verifiche. Verificare quotidianamente, in prima persona con l’ausilio di un delegato, ogni accesso alla scuola. Trasmettere l’informativa ex art 13 GDRP 2016/679 a tutto il personale contenente le modalità di trattamento dei dati personali del green pass nel registro. Organizzare una “squadra” di delegati che lo aiuteranno a gestire i controlli e il trattamento dei dati istruendoli su come gestire in sicurezza la verifica del green pass e le conseguenti annotazioni nel registro.

Il tutto sarebbe stato gestibile molto più facilmente fornendo a ogni istituto le date di scadenza dei Green Pass dei dipendenti, su richiesta dei dirigenti, e l’elenco dei non vaccinati. In modo da calendarizzare i controlli, snellendo notevolmente tutta la procedura.

Ilaria Staffulani

Ilaria Staffulani  (redattrice) email: i.staffulani@libero.it Assistente Sociale presso la Pua di Bari, ama analizzare le tematiche relative il mondo della scuola e dell'istruzione da un punto di vista sociologico e culturale. Specializzata in approfondimenti sulle necessità degli studenti e del mondo della scuola in generale.

Vedi commenti

  • mi sembra che l'ultima frase sia davvero infelice. il datore di lavoro, quale è il dirigente scolastico, sia per lo statuto dei lavoratori che per la norma europea sui dati personali non può in alcun modo trattare i dati sulla salute.
    l'assurdo e ipocrita ricatto estorsivo ministeriale costringe ciascuno a farsi perforare a pagamento il naso a giorni alterni o a prendersi una grossa responsabilità personale sugli effetti a lungo termine, che, come riportato dal consenso informato da firmare, sono una incognita totale, (aggiungo, specialmente per i vaccini a mrna, mai sperimentati nel passato e imposti sotto i 60 anni con disinformazione pilotata a scapito dei più tradizionali a virus modificato e quindi con meno incognite a lungo termine), una sorta di lotteria al contrario, in quanto lo stato non vuole assumersi questo rischio imponendo un meno ipocrita e ricattatorio nonchè più equo ed onesto obbligo.
    l'unico lato positivo è che sicuramente verrà assunto personale per questa mansione aggiuntiva di controllo dei codici QR.
    In ogni caso in questa storia si vede l'ncompetenza informatica del commissario: per vedere quanti docenti sono vaccinati non bisognava chiederli alle regioni, ma allo stato. tutti i vaccini sono registrati sulla piattaforma che gestisce il green pass, tutti i dipendenti della scuola sono registrati, sia per regione di servizio che per regione di residenza sul portale noipa ed entrambi i database hanno in comune il parametro univoco utile per incrociare i dati (per gli informatici il termine tecnico è chiave primaria) che è il codice fiscale. purtroppo è un militare e chi lavora nella scuola sa bene quale categoria di studenti si arruola.

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