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Rientro a scuola: test salivari su 110mila alunni al mese, li faranno i genitori

Se è vero che per il momento il Green Pass scuola è riservato unicamente a docenti e personale Ata (studenti esentati, vale solo per quelli universitari), è altrettanto vero che la sicurezza dei ragazzi non può essere limitata al rispetto del distanziamento e all’uso della mascherina. Soprattutto alla luce del fatto che moltissime classi presentano il problema del sovraffollamento, che salvo rivoluzione dell’ultim’ora non verrà risolto nemmeno quest’anno.

Via a 110mila test salivari al mese

E allora si sta pensando a un piano di test salivari su un campione di circa 110mila alunni. Il Governo starebbe pensando a questa strategia per tenere sotto controllo i contagi in vista del rientro a scuola di settembre. Che dovrà essere necessariamente in presenza, ma dovrà essere anche in sicurezza.

Il piano relativo ai test salivari rientra in un ampio protocollo che l’Istituto superiore di sanità sta scrivendo di concerto con le Regioni. Faranno parte di questa strategie scuole che verranno selezionate e che quindi parteciperanno al piano dopo che saranno scelte dalle amministrazioni locali.

Coinvolti oltre 4 milioni di ragazzi

Si sta pensando a una quantità che va da una a tre per ogni provincia. Gli alunni devono avere dai 6 ai 14 anni, cioè frequentare elementari e medie. In tutto si tratta di 4,2 milioni di ragazzi.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di concludere circa 110mila test al mese (divisi in due tranche, una ogni 15 giorni). L’ideale, secondo la strategia messa a punto è quella di effettuare i test su ragazzi che frequentano classi diverse.

Non ci sarà alcun obbligo a sottoporsi al test. Infatti è previsto che la partecipazione sia volontaria. Per questo, si sta prendendo come riferimento il dato di adesione che hanno avuto l’anno scorso le Regioni che hanno già sperimentato in tal senso lo scorso anno. Finora si è già raggiunta la soglia di partecipazione del 60% dei contattati. Questo significa che saranno circa 180mila le famiglie cui sarà chiesto se vogliono che il figlio faccia parte dello screening.

Chi farà i test?

A rendere ancora più confortevole il programma, la decisione da parte del Governo di fare in modo che i test salivari vengano effettuati direttamente dai genitori. La strategia prevede che nei primi due mesi di sperimentazione verranno fatti a scuola, con il personale delle Asl. In una seconda fase, quando i ragazzi si saranno abituati, si passerà il compito ai genitori. Che dovranno provvedere quando i ragazzi si sveglieranno la mattina. Poi i genitori provvederanno a portare il campione prelevato a scuola, da dove verrà inviato con gli altri ai laboratori della Asl.

Sergio De Napoli

Sergio De Napoli (giornalista pubblicista tessera n° 12534) email: dottorsport@libero.it Giornalista dal 2007, esperto di tutti i temi che riguardano il mondo della scuola e dell'istruzione. Esperienza pluriennale in redazioni come "Puglia" e "Barisera", mi sono specializzato negli anni sulle tematiche che riguardano il mondo dei docenti e del personale scolastico.

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