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Concorso scuola 2018: nuovo decreto Miur, spesa di 500 euro per 24 CFU

Si torna a parlare di concorso scuola 2018, con il nuovo decreto Miur che prevede una spesa di 500 euro per 24 CFU.

Il decreto sarà firmato dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli entro ferragosto. Manca solo il parere del Cun (il Consiglio Universitario Nazionale). Sarà l’ultimo step per dare il via alla tanto discussa nuova fase transitoria della formazione dei nuovi docenti.

Fase transitoria che prevede una spesa di 500 euro per mettersi alla pari con i crediti formativi. Questo consente di poter partecipare al prossimo concorso docenti anche se si dispone di una laurea magistrale generica.

Gli esami per 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) saranno meglio delineati con il decreto e i relativi allegati che conterranno requisiti, ambiti costi generali. Si parla di un tetto massimo di 500 euro. Previsti criteri progressivi in linea con le rette universitarie. I costi poi verranno definiti dai singoli atenei, dal momento che in questo ambito vige il principio dell’autonomia.

Nei 500 euro saranno compresi iscrizione, frequenza e certificato finale. Riguarderà le università statali.

Il provvedimento atteso per i prossimi giorni di fatto sostituisce il decreto attuativo della Buona Scuola sulla formazione e reclutamento docenti.

Si sa già che obbligherà a disporre del requisito vincolante per l’accesso al concorso del possesso di almeno sei crediti in almeno tre ambiti: pedagogia, Pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia, metodologie e tecnologie didattiche.

Previsto il riconoscimento dei crediti maturati nel corso di studi universitari precedenti. Vale anche per master e scuole di specializzazione. Si aspetta di capire la gestione dell’ammissione dei dottorati di ricerca. Potrebbe accadere a patto che i crediti relativi siano coerenti con gli obiettivi indicati nei prospetti allegati al decreto.

Dopo il decreto toccherà all’università organizzarsi prima possibile in modo da rientrare nei tempi previsti dal decreto, partendo dal presupposto che il prossimo concorso docenti si dovrebbe svolgere già nel 2018.