Aumento stipendio docenti 2022 e arretrati: riprende la trattativa ma i 300 euro richiesti dai sindacati restano lontani
Se fosse stato accettato dai sindacati il contratto ponte proposto dal ministero Bianchi e di fatto accettato solo da Anief, questi sarebbero stati i giorni della firma che avrebbe consentito un aumento degli stipendi e la ricezione del saldo relativo agli arretrati. Come sappiamo però la trattativa non è andata a buon fine per volere della quasi totalità dei sindacati, he hanno ritenuto le cifre messe sul piatto dal Governo irrisorie rispetto alle reali necessità degli stipendi dei docenti.
Fondi aggiuntivi dalla legge di Bilancio
Le dimissioni del Governo Draghi, poi non hanno fatto altro che complicare ulteriormente una trattativa che adesso dovrà essere imbastita con il nuovo Governo che uscirà vittorioso dalle urne del 25 settembre. Non sarà semplice sedersi attorno a un tavolo in tempi brevi, considerato che le priorità del nuovo esecutivo saranno inevitabilmente altre. Non solo: i sindacati puntavano molto su fondi aggiuntivi che potevano essere inseriti nella Legge di Bilancio di fine anno. Il cambio di Governo allontana inevitabilmente anche questa prospettiva.
Al momento l’agenda racconta di un appuntamento tra organizzazioni sindacali e rappresentanti del Governo per il prossimo 7 settembre all’Aran: sarà quella la prima occasione dopo la pausa estiva per riprendere la trattativa relativa al rinnovo contrattuale del comparto scuola.
Le cifre sul piatto
I mesi passano e diventa sempre più urgente, anche alla luce dell’aumento del costo della vita degli ultimi mesi, procedere al rinnovo del CCNL scaduto da oltre 3 anni.
La Legge di Bilancio che l’esecutivo dovrà varare sarà almeno di 25 miliardi. C’è curiosità per capire se si riusciranno a includere anche i costi per il rinnovo del contratto per il personale scolastico.
I sindacati chiedevano un aumento almeno a tre cifre, ma al netto, l’aumento non sarebbe andato oltre i 50 euro netti. Per il personale docente la base della trattativa è di un aumento medio di 123 euro (lordi) al mese, per 13 mensilità. Ma di questi, 21 euro provengono dal MOF per contrattazione integrativa e quindi non per tutti gli insegnanti. Ancora meno per il personale ATA, che potrebbe beneficiare di un aumento di 75 euro + 9,79 per ordinamento professionale + 3,91 nel MOF per contrattazione integrativa, per un totale circa di 90 euro.
La distanza con i sindacati
La preoccupazione deriva dal fatto che le distanze con le richieste dei sindacati sono significative, considerato che erano stati chiesti 300 euro lordi.
I MILIARDI X ARMI AD UCRAINA DRAGHI E COMPAGNIA LI MANDA, MA PER DOCENTI, METTERE UN TETTO ALLE SPECULAZIONI SUL PREZZO DELL’ENERGIA, CREARE POSTI DI LAVORO PER GIOVANI, NON SI TROVANO. E MENO MALE CHE
E’ STATO IL GOVERNO DEI MIGLIORI PER AFFONDARE POVERA ITALIA, COME LA GRECIA!!!
STARE ATTENTI A USARE LA MATTITA IL 25 SETTEMBRE SE NON SARANNO CAZZI PIU’ AMARI
CERTO TUTTO QUELLO CHE UNO DICE DEVE ESSERE APROVATO, DA CHI??????
Non vi preoccupate che si è candidato Tremonti, con lui ci furono solo 9 miliardi di Euro di tagli e 110 mila posti in meno