Pagamento stipendio docenti: conclusione delle operazioni all’interno del mese lavorato, addio ai ritardi per le supplenze brevi

Il 2025, almeno nelle intenzioni del ministero che però dovranno essere tramutate in pratica, dovrà essere l’ultimo anno caratterizzato dai disagi e disservizi inerenti la puntualità di pagamento dei supplenti brevi. Un ambito del personale scolastico caratterizzato dalla penalizzazione di subire il danno di un contratto a tempo determinato e la beffa di non avere certezza su quando verrà percepito lo stipendio.

La frammentazione del sistema

La soluzione, nelle intenzioni del ministero, dovrebbe arrivare dal nuovo sistema di gestione amministrativa del personale scolastico che sarà caratterizzato da un nuovo sistema digitale che consentirebbe pagamenti più celeri per i supplenti brevi e temporanei.

Grazie alle caratteristiche di questo nuovo sistema, dovrebbe essere possibile “ridurre la frammentazione del processo e diminuire il numero di passaggi di validazione che rallentano l’erogazione degli stipendi“.

Pagamenti il 15 dicembre

I problemi da superare sono principalmente l’accredito tardivo delle risorse alle scuole e il numero eccessivo di validazioni richieste. Se il primo problema di fatto è già stato superato, con il nuovo sistema che entrerà a regime a settembre 2026, dovrebbe essere possibile superare definitivamente anche il secondo problema, scongiurando il rischio di ritardi nei pagamenti fino al mese successivo, come avviene ancora.

L’obiettivo del nuovo sistema digitalizzato è quello di rendere possibile la conclusione delle operazioni all’interno del mese lavorato. L’impossibilità di un pagamento puntuale anche per i supplenti brevi dovrebbe in questo modo diventare un lontano ricorso. Intanto tutti gli stipendi in sospeso dovrebbero essere saldati il 15 dicembre.