Gli arretrati docenti, con aumenti di stipendio e bonus una tantum sanciti dal rinnovo di contratto scuola, non arriveranno entro fine anno è ormai certo, in concomitanza con le vacanze di Natale come sperava qualcuno, magari dopo il ponte dell’Immacolata. I docenti e il personale Ata, e in generale tutto il personale della scuola, dovranno aspettare l’inizio dell’anno nuovo per questi riconoscimenti.
Il pagamento della tredicesima
E’ invece previsto come sempre per fine anno il pagamento della tredicesima mensilità per tutti i dipendenti della scuola, e anche per i supplenti. Quando verranno erogate le somme spettanti? Dipende dal tipo di supplenza. In questi giorni torna utile una spiegazione di Noipa su cosa cambia a seconda del profilo contrattuale.
“Per i supplenti brevi e saltuari della scuola, la tredicesima mensilità viene corrisposta mensilmente nel cedolino ordinario in proporzione ai mesi lavorati. I supplenti con contratto fino al 30 giugno e supplenti annuali al 31 agosto, invece, ricevono la tredicesima nel mese di dicembre. Nel caso in cui nel nuovo anno scolastico non abbiano un contratto di lavoro, la tredicesima viene liquidata con un cedolino aggiuntivo”.
La tassazione della tredicesima
Questo significa che il pagamento da parte di NoiPA della tredicesima avviene nei confronti di tutti i lavoratori dipendenti delle amministrazioni e quindi anche della scuola. Fanno quindi parte dei destinatari docenti e personale ATA compresi. Il requisito minimo è che abbiano maturato almeno un mese di retribuzione nel corso dell’anno.
L’importo della tredicesima mensilità è soggetto a tassazione. Questo significa che sull’importo verranno applicate le normali trattenute fiscali e previdenziali.
Non rientrano nel computo della tredicesima gli importi che esulano dal carattere retributivo. Fanno parte di questa tipologia le somme percepite per lavoro straordinario. Sono incluse anche le indennità per ferie, le indennità per l’eventuale reperibilità, le indennità sostitutive, i rimborsi spesa.