L’algoritmo Gps non torna indietro. Una verità cui i precari sono abituati da anni, ma che giovedì potrebbe cambiare definitivamente. E’ questo almeno che si augurano i sindacati che incontreranno il ministero. Appuntamento giovedì 19 novembre, quando Anief e altri sindacati incontreranno il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione.
Nuovo incontro con il ministero
Il macro argomento sarà l’aggiornamento delle GPS 2026-2028 e il tema principale inevitabilmente saranno le date della collocazione della finestra temporale utile per la riapertura delle graduatorie per il biennio 2026-28.
Ma la questione delle Gps è molto più ampia, e riguarda anche la procedura che ogni estate consente a migliaia di precari di ottenere incarichi mediante l’informatizzazione nomine supplenze mediante algoritmo. Proprio questo sarà argomento di dibattito tra ministero e sindacati. Dopo anni di controversie e numerose sentenze che hanno condannato questo sistema e la sua validità, ministero e sindacati si siederanno attorno a un tavolo per parlare di modifiche.
La richiesta di ripescaggio
Da parte del ministero non filtrano indiscrezioni sui margini di manovra e le possibilità che effettivamente la modifica possa essere adottata, anche perché sarebbe sostanziale e più volte il ministero si è espresso contro questa possibilità, definendo l’algoritmo perfettamente funzionante così com’è.
I sindacati chiederanno una modifica sostanziale dell’algoritmo, in modo che prenda in considerazione i candidati anche dopo essere stati ‘lavorati’ nel caso non abbiano ottenuto alcuna supplenza. Un sistema di ripescaggio che non penalizzi i docenti considerati rinunciatari solo per non aver espresso determinate sedi. Se la richiesta fosse accolta, il ministero dovrebbe finalmente fare in modo che l’algoritmo possa tornare indietro