I prossimi obiettivi del ministero, una volta superata la fase Pnrr (in dirittura d’arrivo, con il Pnrr 3 alle porte che libererà l’Italia dagli impegni con Bruxelles), sono rivolti al ripristino delle graduatorie di merito a tutti i concorsi per docenti. Lo spiega l’onorevole Mario Pittoni, responsabile dipartimento istruzione della Lega, a Orizzonte Scuola, intervento in cui ha anche parlato di Gps e di doppio canale di reclutamento.
Il ripristino della figura del docente precario idoneo
Dopo tre anni di lavoro con la Commissione europea, si è riusciti a superare lo scoglio rappresentato dalla mancanza di intesa dell’Ue col Governo precedente sulla previsione della figura del docente precario “idoneo”.
Per questo si è andati avanti con concorsi annuali senza graduatorie di merito. Questo ha comportato per chi ha superato le prove senza risultare vincitore, l’obbligo di continuare a provare ad accedere il ruolo mediante la partecipazione ai concorsi.
Un doppio impegno per i precari costretti a lavorare e a prepararsi ogni anno per 4-5 mesi per un concorso nella speranza di riuscire a vincerlo.
Finalmente la Commissione europea, su pressione del Governo, ha deciso di ripristinare le graduatorie di merito. Questo consente adesso per i primi tre anni agli idonei Pnrr di concorrere al 30 per cento dei posti a bando.
La novità dal prossimo anno scolastico
Non è prevista una percentuale di idonei, tutti hanno acquisito il diritto di puntare al ruolo. Le cose cambieranno ulteriormente a partire dal prossimo anno scolastico, il 2026/27, quando potranno entrare a far parte degli elenchi regionali. Una possibilità che consentirà di aggiornare ogni anno la scelta fino all’assunzione a tempo indeterminato senza ulteriori prove concorsuali.
Sono elenchi riservati agli idonei dei concorsi dal 2020 in poi, cancellati dagli accordi tra chi c’era prima e la Commissione europea. L’obiettivo è superati i concorsi Pnrr, tornare alle condizioni di reclutamento del 2023 quando, non disponendo ancora dei vincitori del Pnrr1, furono assunti oltre 22mila idonei dell’ordinario 2020.