Preso atto che bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo per varare il nuovo regolamento per le supplenze, prorogato per legge, i sindacati sperano di sfruttare al meglio gli incontri già avviati con il ministero sotto forma di informativa per apportare all’ordinanza che disciplinerà il prossimo aggiornamento del 2026 tutti i correttivi ritenuti necessari.
La discriminazione degli Itp
Il ministero ha manifestato la volontà di anticipare di qualche mese la collocazione temporale dell’aggiornamento, spostandolo dalla primavera alla fine dell’inverno. Una circostanza ancora da ufficializzare, in virtù delle criticità che comporterebbe legate al perfezionamento di alcuni punteggi da inserire nelle graduatorie stesse.
La buona notizia è che non ci sarà più la discriminazione dei docenti Itp nella prima fascia sostegno. Il ministero correggerà la criticità in base alla quale il loro punteggio per il titolo di accesso era privato dell’ulteriore punteggio relativo al punto A2 della Tabella di appartenenza.
L’algoritmo che non torna indietro
Si discute invece ancora di una questione legata non direttamente all’aggiornamento delle Gps ma a una fase successiva ad esso, ovvero il funzionamento dell’algoritmo che “non torna indietro” escludendo i candidati che non hanno ottenuto una supplenza pur essendo stati “lavorati dal sistema” per mancanza di disponibilità. I sindacati chiedono un sistema di ripescaggio che limiterebbe questo genere di penalizzazione.
L’altra buona notizia riguarda i docenti di ruolo che potranno inserire nella domanda delle 150 preferenze gli spezzoni. Dal prossimo anno non ci sarà sanzione e verranno presi in considerazione nuovamente nei turni successivi. Da definire invece ancora la questione del limite che priva i docenti saltati dall’algoritmo della possibilità di rispondere agli interpelli.