Aggiornamento Gps 2026: a gennaio non si potrebbero dichiarare anno di servizio in corso, titoli culturali, master e corsi di perfezionamento

Preoccupa e non poco l’intenzione del ministero, manifestata ai sindacati nel corso della prima informativa per discutere della nuova Ordinanza che prenderà il posto del regolamento prorogato al 2028, di anticipare l’aggiornamento delle GPS. La collocazione classica prevista in primavera negli ultimi anni in occasione della riapertura biennale delle graduatorie dovrebbe essere notevolmente anticipata dal ministero. Non ci sono ancora date certe.

La sovrapposizione con il Pnrr 3

Addirittura secondo alcune ipotesi si vorrebbe procedere a dicembre, ma questo significherebbe spostare l’aggiornamento dal 2026, quando scade il biennio, al 2025. Ci sarebbe poi la sovrapposizione con il Pnrr 3 e le complicazioni per l’eccessiva vicinanza con le festività natalizie. Per questo il periodo più probabile è quello che va da gennaio a febbraio.

Il tutto se si riuscirà a rendere questa volontà compatibile con le necessità organizzative. Non è la prima colta che da parte del ministero è stata manifestata la volontà di anticipare, ma difficilmente poi si è riuscito a trasformare in realtà questa intenzione.

La dichiarazione dell’anno di servizio in corso

Se da un lato i sindacati sono consapevoli dell’importanza che avrebbe anticipare, in virtù del maggior tempo che tutti gli organismi coinvolti avrebbero a disposizione per completare le operazioni scongiurando errori e riducendo al minimo la necessità di correzioni, dall’altro lato ci sono una serie di elementi che destano preoccupazione.

In cima a questi, il fatto che anticipare troppo impedirebbe a molti docenti di dichiarare l’anno di servizio in corso, perdendo i relativi punteggi, i titoli culturali, i master e i corsi di perfezionamento. Sono procedure che infatti in molti casi non si concludono prima della primavera. Spetterà ora al Ministero fare le opportune valutazioni, alla luce anche del confronto con i sindacati, per poi comunicare la decisione definitiva sulla collocazione della finestra temporale utile, che in ogni caso non dovrebbe essere superiore ai 20 giorni.

Già deciso invece che in vista della prossima domanda per le max 150 preferenze i docenti di ruolo potranno inserire gli spezzoni senza sanzioni venendo presi in considerazione nei turni successivi.